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24 Maggio 2021

MammalNet: alla riscoperta dei mammiferi europei

Coordinata anche da Unito, nasce la app per monitorare e preservare la fauna grazie alla partecipazione dei cittadini

Gabriele Costa

Disegno ragazza che fotografa capriolo - MammalNet

Il progetto MammalNet mira a salvaguardare i mammiferi europei

Salvaguardare le specie di mammiferi europei e allo stesso tempo imparare a riconoscerli attraverso l’aiuto di tutti e l’utilizzo di una semplice app. È la sfida lanciata da MammalNet, il progetto promosso dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare e coordinato in Italia dalle Università di Torino e Sassari.

Non occorre essere esperti in materia: con MammalNet naturalisti, ambientalisti, escursionisti e semplici cittadini possono partecipare in maniera attiva condividendo le proprie fotografie e scoperte, al servizio della natura e della biodiversità.
Per partecipare al progetto di citizen science (cioè una serie di attività collegate a una ricerca scientifica a cui tutti possono partecipare) è sufficiente scaricare sul proprio iPhone o dispositivo Android la app iMammalia, o dal proprio computer accendere ai siti Mammalweb o Agouti.

IMammalia permette di registrare e condividere avvistamenti di mammiferi o di loro tracce in modo semplice e veloce e include numerose e dettagliate guide per identificare le diverse specie, memorizzando tutte le osservazioni effettuate in modo da fornire un registro dettagliato.
Inoltre, nel caso gli utenti non fossero in grado di riconoscere i diversi tipi di animali, possono essere seguiti da un team di esperti. Un’occasione dunque per imparare a conoscere la fauna locale da una voce autorevole, collaborando allo stesso tempo per il bene comune.

Tutte le registrazioni saranno inviate a una piattaforma web, alla quale si potrà accedere per visualizzare le osservazioni degli altri utenti e per verificare quali aree geografiche o specie sono state incluse e quindi, quelle che sono invece ancora assenti nel database.

Contribuire alla segnalazione degli animali selvatici può essere importante per svariate ragioni: le informazioni caricate sono importanti per comprendere e prevedere con precisione la distribuzione delle specie e saranno utilizzate per creare il prossimo Atlante Europeo dei Mammiferi.
Inoltre esistono anche motivi legati al cambiamento climatico e alla sicurezza alimentare. La fauna può infatti contribuire alla diffusione di malattie tra gli animali d’allevamento, come nel caso della recente peste suina africana nell’Europa orientale, dovuta al massiccio spostamento di cinghiali selvatici.

Per gli appassionati il progetto mette a disposizione anche delle vere e proprie “trappole fotografiche”, strumenti per immortalare volpi, lepri, conigli e caprioli nel loro habitat naturale.
Quale occasione migliore per riscoprire la natura che ci circonda?

 

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Categorie: Ambiente, Tecnologie

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