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31 Maggio 2021

Cinque film di Clint Eastwood per i suoi 91 anni

In occasione del compleanno della leggendaria icona di Hollywood abbiamo raccolto alcuni titoli di pellicole poco conosciute da lui dirette e interpretate

Gabriele Costa

Clint Eastwood con cinepresa

Clint Eastwood a 91 anni continua a fare film

91 anni e non sentirli. Stiamo parlando della leggendaria icona del cinema di ogni tempo, Clint Eastwood, che oggi festeggia il suo compleanno. Una carriera costellata di successi e capolavori, sia in veste di attore che di regista.
Per l’occasione abbiamo raccolto una lista di titoli meno conosciuti dalla sua sterminata filmografia, che a breve vedrà aggiungersi la sua ultima fatica, Cry Macho, le cui riprese sono terminate a gennaio e che vedremo presto sul grande schermo.

IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO (1976)
Stanco di vedere western mediocri e con il genere cinematografico al declino, Eastwood decide di dirigere e interpretare prima Lo Straniero senza nome del 1973 e in seguito Il texano dagli occhi di ghiaccio, divenuto negli anni un vero e proprio cult acclamato dalla critica.
Eastwood torna a vestire i panni del pistolero solitario e silenzioso che avevamo visto nei film di Sergio Leone, ma mette in scena un clamoroso ribaltamento del mito della frontiera: i “cattivi” per una volta infatti sono i soldati americani, mentre i “buoni” diventano i contadini e i pellerossa. Negli anni seguenti proseguirà la sua produzione di western, arrivando nel 1993 a vincere gli Oscar per miglior film e regia con Gli Spietati, capolavoro e ultima pellicola di successo del genere.

BRONCO BILLY (1980)
Sergio Leone diceva che sul set della celebre Trilogia del Dollaro Eastwood aveva solo due espressioni: con cappello e senza. Se anche voi siete di questo parere, la visione di Bronco Billy vi basterà per farvi ricredere. Stiamo parlando di una scanzonata e piacevole commedia ambientata nella provincia americana che vede Eastwood nei panni del proprietario del Wild West Show, uno spettacolo di circo e intrattenimento itinerante che raduna outsider e gente improbabile.
Spassoso e sopra le righe ma velato da una sottile nostalgia per un’epoca in cui ci si meravigliava con poco, il film è un riferimento auto-ironico dello stesso regista, che passa dall’essere il cowboy di frontiera dei film di Leone a un cowboy da circo. Magistrale anche l’interpretazione di Sondra Locke nelle sue schermaglie amorose con il protagonista.

HONKYTONK MAN (1982)
Ambientato nell’America della Grande Depressione, il film segue le avventure del cantante country Red Stovall, che si mette in viaggio verso Nashville per un’audizione in compagnia del nipote Whit. Tra furti di polli, fughe rocambolesche, esibizioni in locali di periferia ed incontri bizzarri, il road movie scaverà nel rapporto tra il burbero e scapestrato zio e il curioso e riflessivo nipote, scambio reso più efficace e reale per il fatto che il ragazzo è interpretato da Kyle Eastwood, figlio di Clint.
Non limitandosi a essere attore protagonista e regista, Eastwood ha composto e cantato le canzoni che vengono eseguite dal suo personaggio. La pellicola non ebbe molto successo, ma negli anni è diventata un piccolo cult per gli appassionati.

GUNNY (1986)
Eastwood si conferma un maestro dell’autoironia: in questo film interpreta infatti Tom Highway detto Gunny, veterano del Vietnam disilluso e pessimista che si ritrova ad addestrare un gruppo di giovani e impacciate reclute.
Di note simpatie conservatrici, il Gunny di Clint Eastwood ironizza tuttavia con leggerezza sui luoghi comuni del patriottismo e del mondo militare, mettendo in scena le contraddizioni e le debolezze di un uomo d’altri tempi dalla stretta disciplina e totalmente incapace a rapportarsi con il gentil sesso. Il suo Tom Highway può in qualche modo essere visto come un predecessore del Walt Kowalski visto anni dopo nel capolavoro del 2008, il celebre Gran Torino.

SPACE COWBOYS (2000)
Clint Easwood si affaccia verso il nuovo millennio con uno scanzonato film di… fantascienza. Quattro astronauti (lo stesso regista, Donald Sutherland, Tommy Lee Jones e James Garner) che negli anni Cinquanta non riuscirono ad andare sulla luna per un incidente di percorso si ritrovano quarant’anni dopo per la Nasa a dirottare la traiettoria di un satellite russo che potrebbe schiantarsi sulla terra. Ma gli anni si fanno sentire e i loro percorsi si sono allontanati: uno di loro è Ministro della Chiesa Battista, un altro progetta montagne russe
Sono le premesse di un improbabile viaggio di quattro vecchi amici nello spazio, una riflessione sul passare del tempo e (l’ennesimo) pellicola auto-ironica del regista. Che ancora oggi, a 91 anni e con una vita davanti e dietro alla macchina da presa, non smette però di raccontare nuove storie.
Tanti auguri e grazie, Clint.

 

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Categorie: Cultura

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