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8 Giugno 2021
L’estate europea riparte con gli scambi internazionali
Grazie al programma Erasmus+ e al Comune di Torino è possibile partecipare a soggiorni all’estero insieme a coetanei di altri paesi, fra multiculturalità, formazione e divertimento
Adele Geja
Siete in cerca di una vacanza alternativa? Volete vivere un’esperienza all’estero a costo ridotto, imparare cose nuove in un ambiente vivace, parlando in inglese e confrontandovi con altri ragazze e ragazzi provenienti da paesi diversi? Uno scambio internazionale potrebbe essere la soluzione giusta.
Si tratta infatti di brevi esperienze di 8-10 giorni, che consentono a gruppi di giovani europei tra i 14 e i 30 anni appartenenti solitamente a 4 o 5 paesi di conoscersi e confrontarsi in un contesto multiculturale e dinamico. Ogni scambio è infatti un progetto di apprendimento non formale su un tema specifico, di solito connesso alla comprensione dell’attualità in cui viviamo come ad esempio sostenibilità, dialogo interreligioso, nuove tecnologie, discriminazione e razzismo, lavoro, pensiero critico e fake news.
Le tematiche sono affrontate tramite la metodologia del learning by doing, che prevede un coinvolgimento attivo dei partecipanti, esortati a mettersi in gioco in prima persona tramite giochi di ruolo, simulazioni, workshop artistici, attività all’aperto e visite alle associazioni del territorio che si occupano della tematica dello scambio, il tutto in un clima di rispetto, amicizia e solidarietà.
L’iniziativa beneficia di un co-finanziamento del programma europeo Erasmus+ e del sostegno di enti locali e fondazioni; di conseguenza, i prezzi a carico del partecipante sono davvero ridotti.
Tra le numerose realtà italiane che organizzano scambi c’è anche il Comune di Torino che, dopo una lunga interruzione legata al Covid, grazie alle progressive riaperture proprio negli ultimi giorni ha pubblicato le prime proposte per l’estate 2021, in collaborazione con svariate associazioni estere.
Fino a domani, mercoledì 9 giugno, è ancora possibile iscriversi a 5 scambi in Romania, Belgio, Polonia, Germania e Francia.
Per capire meglio in cosa consistono queste esperienze multiculturali abbiamo parlato con Silvia Pezza, responsabile dell’Ufficio Scambi Internazionali del Servizio Politiche Giovanili della Città di Torino: «Gli scambi sono una buona occasione per lanciarsi a sperimentare, scoprire nuovi ambiti. Ai partecipanti sono richieste disponibilità, curiosità e voglia di mettersi in gioco – ci dice – senza fermarsi a quello che già si conosce. La multiculturalità poi è un valore aggiunto, non una barriera, e anzi aiuta a sviluppare una sensibilità differente rispetto a certe tematiche».
Oltre all’apprendimento però, non mancano momenti di puro divertimento e di spensieratezza tipici ad esempio delle serate interculturali: «In queste occasioni – continua – ogni gruppo presenta il proprio paese, spesso facendo degustare agli altri partecipanti le specialità culinarie, ma anche tramite giochi o video o presentazioni multimediali».
Ma come si comunica tra persone appartenenti a 4 o 5 nazionalità differenti? «L’inglese è la lingua che viene utilizzata in tutti gli scambi – dice la responsabile – ma, tranne poche eccezioni, in genere non conta il livello. Anche qui basta buttarsi, aver voglia di comunicare, di entrare in contatto con gli altri. Bando alle timidezze, quindi».
Dal momento che si tratta di esperienze estremamente formative, che promuovono inoltre lo sviluppo di competenze trasversali valutabili grazie allo strumento di autocertificazione europeo Youthpass, il numero di partecipanti per ogni scambio è limitato.
Se si soddisfano i requisiti di età previsti per ogni progetto, si accede a una selezione: «Essa viene fatta dando priorità ai residenti in Torino, innanzitutto quelli che non sono mai partiti prima con noi – spiega Silvia – per poi passare a chi ha già fatto questa esperienza e poi ai residenti fuori Torino. Quello che conta è la motivazione, in quanto ci consente di selezionare rispettando il profilo-partecipante richiestoci dall’associazione estera. Inoltre, dobbiamo rispettare la parità di genere, quindi ogni gruppo è costituito da metà maschi e metà femmine».
Per rimanere sempre aggiornati sui nuovi scambi in arrivo, vi consigliamo di consultare periodicamente la pagina dedicata del sito TorinoGiovani, dove vengono pubblicate le proposte man mano che ricevono la conferma dagli enti ospitanti, oppure iscrivervi alla mailing list dell’Ufficio Scambi scrivendo a ufficio.scambi@comune.torino.it.