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9 Giugno 2021

Oltre l’eCommerce: il live shopping

È la nuova frontiera della vendita online, una modalità di acquisto in diretta dove è importante anche intrattenere il pubblico

Vincenza Di Lecce

Ragazza che mostra camicetta in diretta web - live shopping

Il live shopping è sempre più diffuso

Fra le altre cose, l’emergenza sanitaria ha stravolto anche le nostre esperienze d’acquisto. E così un intero settore, quello del retail (la vendita al dettaglio), ha dovuto reagire e adattarsi. Una conseguenza di tutto ciò è il live shopping, la vendita in streaming.
Alcuni brand italiani hanno già intrapreso questa strada e anche i social stanno sviluppando e testando funzionalità che daranno la possibilità a inserzionisti e influencer di integrare questa modalità nelle loro dirette.

COS’È IL LIVE SHOPPING
Quella dell’eCommerce, per quanto pratica e soddisfacente, si potrebbe definire un’esperienza asettica. Come spesso accade con gli strumenti che il digital ci offre, con il live shopping invece riceviamo praticità e immediatezza in cambio di “umanità ed emozioni“. Le stesse che, in un negozio fisico, ci accompagnano all’acquisto.
«È una modalità “distruptive” di vendita – spiega Thais Santos, Digital Retail Operations presso Cavalieri Retail – con una formula semplice: un addetto, il live streamer, presenta i prodotti attraverso una diretta sul web. Il pubblico segue l’evento online e acquista i prodotti presentati». Si tratta del famoso “see now, buy now”: attraverso piattaforme streaming performanti, gli specialisti del settore cercano di restituire al cliente le sensazioni provate in negozio. Il pubblico ha infatti la possibilità di interagire con gli streamer, cioè chiedendo consigli, informazioni, suggerimenti.

DAI GAMER AGLI STREAMER
«Lo scorso anno Kim Kardashian – racconta Thais Santos – ha venduto 15mila bottiglie del suo profumo in meno di 15 minuti. Un fatturato del valore di circa 900.000 € in meno di un quarto d’ora. Questo l’evento che ha aperto gli occhi ai retail expert occidentali su una nuova modalità di vendita»: il live shopping, appunto.
Tuttavia le origini del fenomeno sono da ricercarsi nel mondo dei videogiochi, «dove il pubblico segue i gamer – spiega Thais Santos – mentre giocano e trasmettono in diretta. I giganti dell’eCommerce cinese hanno sfruttato questa modalità di comunicazione e l’hanno traslata al mondo del retail». Così streamer e influencer sono scesi in campo per accompagnare e intrattenere il cliente durante l’esperienza d’acquisto.
Addetti alla vendita formati adeguatamente: dal tono e dal ritmo della voce, alla postura, alla gestualità. Il coinvolgimento non è mai lasciato al caso.

UNA TELEVENDITA “RIVISITATA”?
Il live shopping ha comunque un precursore che tutti conosciamo bene. Presentare un prodotto in diretta mentre i consumatori acquistano, infatti, non è una novità: chi ha vissuto gli anni ’90 ricorderà ancora bene la televendita, che proprio in quegli anni ha conosciuto il suo boom. «Le due modalità – spiega Thais Santos – risulterebbero da una prima analisi abbastanza simili. Ma se la televendita si basa esclusivamente sulla vendita spinta, il live shopping ha come obiettivo principale l’intrattenimento dell’audience». Certo, l’elemento rimasto in comune è il “qui e ora”, l’esclusività a cui può accedere solo chi segue la diretta.
Il live shopping riuscirà ad abbattere il muro digitale – seppur immaginario – che divide il pubblico dalla vendita? Agli streamer l’ardua sentenza.

 

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Categorie: Economia

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