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14 Giugno 2021

Oggi è la Giornata mondiale dei donatori di sangue

Perché si deve e come si può compiere un’azione che mette in pratica il valore della solidarietà, soprattutto d’estate, anche se si è vaccinati contro il Covid

Noemi Casale

Mano che stringe palla plastica, prelievo sangue - donatori di sangue

Donare sangue salva moltissime vite

Si celebra oggi, 14 giugno, la Giornata mondiale dei donatori di sangue, un evento che ha l’obiettivo di sensibilizzare e creare consapevolezza intorno a questo atto fondamentale che salva vite ogni giorno, attraverso eventi e momenti di formazione per richiamare l’attenzione dei Governi e delle autorità sanitarie sull’importanza di garantire adeguate risorse.
Give blood and keep the world beating” (Dona il sangue e il mondo continuerà a battere) è lo slogan scelto per l’edizione 2021, un messaggio che sottolinea l’essenzialità dei donatori e un forte invito ai giovani a diventare protagonisti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fortemente voluto che questa data sia l’occasione per ricordare ogni anno la necessità di avere luoghi sicuri in cui i volontari possano donare il sangue e i suoi componenti. In Italia le due principali associazioni in questo ambito sono l’Avis e la Fidas, che raccolgono le donazioni e garantiscono un monitoraggio costante delle necessità e delle riserve.

Per donare il sangue non servono particolari requisiti, è sufficiente essere maggiorenni, pesare più di 50 kg ed essere in buona salute.
La donazione più conosciuta è quella del sangue interno, che dura circa 10 minuti e si può fare più volte all’anno, ma ci sono altre due pratiche altrettanto fondamentali: la donazione del plasma e quella delle piastrine, procedure un po’ più lunghe che permettono però di dare a categorie particolari di malati le componenti ematiche di cui necessitano.
Il sangue non è producibile in laboratorio e i suoi elementi rappresentano, in alcuni casi, una terapia indispensabile per la sopravvivenza. La maggior parte di noi può donare e tutti potremmo averne bisogno almeno una volta nella vita.

Durante l’anno l’apporto di sangue necessario è garantito da moltissimi donatori periodici, ma in estate c’è sempre un picco di carenza perché la partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta.
Per questo Avis e Fidas ogni anno in questo periodo avviano campagne mirate di sensibilizzazione per cercare di garantire un adeguato numero di donatori.

Infine, con la questione della pandemia e dei vaccini alcuni potrebbero avere dei dubbi sull’opportunità o possibilità di donare il sangue.
Invece essere vaccinati non impedisce la donazione, anche se l’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di seguire alcune accortezze: attendere almeno 4 settimane dopo ciascun episodio vaccinale se ci è stato iniettato il virus attenuato (AstraZeneca e Janssen-Johnson & Johnson), mentre il tempo scende a 48 ore se ci è stato somministrato un siero con visus inattivato o che non contiene agenti vivi o ricombinati (Pfizer-BioNtech e Moderna).

Quest’anno siete pronti a fare la vostra parte?

 

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