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19 Luglio 2021

Il bacio del muro di Berlino

Tutti abbiamo visto questo murale almeno una volta nella vita, ma da dove nasce l’immagine e qual è il suo significato?

Giovanni B. Corvino

Murale bacio Brezhnev-Honecker

Il murale restaurato di Dmitri Vrubel a Berlino

Due uomini maturi che si baciano: è probabilmente l’immagine più famosa di quel che resta del muro che ha diviso la città di Berlino per ben 28 anni.
Contrariamente a quello che oggi si potrebbe pensare, il graffito non ha nulla a che fare con la comunità Lgbtqia+, ma rappresenta l’intesa raggiunta nel 1979 tra la Germania Est e l’Unione Sovietica, grazie ad accordi politici circa lo scambio di attrezzatura militare e materiale nucleare. I protagonisti raffigurati sono infatti il leader sovietico Leonid Brezhnev e il presidente dell’allora Repubblica Democratica Tedesca Erich Honecker.

Il murale si basa su una fotografia scattata da Regis Bossu nel 1979 alle celebrazioni per il trentesimo anniversario della Germania Est, durante le quali è Brezhnev a dare un vero bacio sulle labbra a Erich Honecker. Il gesto non è altro che il simbolo di uno stretto legame tra i due Paesi in campo, tant’è che originariamente è stato definito “il bacio fraterno socialista”, proprio per esprimere l’intesa politica tra i due uomini di potere.

Questa particolare tradizione proviene dalla Chiesa ortodossa, poiché i membri della comunità, per esprimere supporto e alleanza, erano soliti baciarsi in prossimità delle labbra.
Nella storia socialista, il bacio era quindi divenuto presto una sorta di formalità dal significato più importante rispetto all’odierna stretta di mano. Nell’anno della caduta del muro di Berlino, sempre Honecker fu immortalato dalla stampa mentre dava un altro bacio, però questa volta era Mikhail Gorbaciov a ricambiare, seppur con minor enfasi rispetto a Brezhnev.

A suo tempo era stata la rivista Paris Match a rendere famosa la fotografia di Bossu e, di conseguenza, il murale dell’artista sovietico Dmitri Vrubel, il quale scrisse sotto l’opera: “Dio mi aiuti a sopravvivere a questa storia d’amore mortale“.
In realtà, tra la fotografia e il murale trascorsero circa dieci anni, poiché Vrubel realizzò l’opera solo dopo la caduta del muro di Berlino, per denunciare la tragedia sociale che ha rappresentato quel bacio con la firma dell’accordo tra la Germania dell’Est e l’Unione Sovietica.

Col tempo gli agenti atmosferici – e anche qualche atto vandalico – hanno rovinato il graffito. Con l’obiettivo di preservare i significati sociali che quel murale, insieme ad altri, rappresenta oggi per la storia della democrazia europea, nel 2009 Vrubel è stato incaricato di ridipingerlo con vernici più resistenti. L’artista ha accettato la proposta e, in quell’occasione, ha anche avuto modo di conoscere Bossu, il quale ha immortalato una seconda volta “il bacio della morte“, come alcuni preferiscono ricordarlo.

 

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Categorie: Cultura

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