Home » Cultura » Le Untold Stories di Peter Lindbergh

6 Agosto 2021

Le Untold Stories di Peter Lindbergh

La nostra recensione di una mostra che soprattutto gli appassionati di fotografia non possono assolutamente perdere

Noemi Casale

Firma autografa Peter Lindbergh e titolo mostra Untold Stories

La mostra Peter Lindbergh: Untold Stories termina il 13 agosto

All’ARTiglieria Con/temporary Art Center in via Verdi a Torino fino al 3 ottobre è aperta la mostra Peter Lindbergh: Untold Stories, presentata all’interno del cartellone di Paratissima.
E’ un’esposizione autobiografica curata dall’autore stesso, scomparso nel settembre del 2019. Peter Lindbergh ha infatti trascorso gli ultimi due anni della sua vita raccogliendo gli scatti che pensava meglio raccontassero la sua visione del mondo: il risultato è una selezione di 140 fotografie, scattate nell’arco di circa quarant’anni.

Il percorso di mostra ha una durata di circa un’ora e si divide in tre parti: Manifest è l’installazione che accoglie il visitatore e presenta diversi blueback, affissioni di grandi dimensioni che permettono di calarsi subito nella visione del mondo di Lindbergh. Nella sezione centrale si possono ammirare gli scatti che il fotografo tedesco, nato del 1944 e cresciuto a Duisburg, ha scelto e organizzato ritenendole punti fondamentali della sua opera.
La terza parte, Testament, è quella più recente e risale al 2014. Si tratta di una video installazione che svela un aspetto fino ad allora sconosciuto del carattere del fotografo e offre uno spunto di riflessione sul tema della pena di morte negli Stati Uniti d’America.

Questa mostra è il testamento di Peter Lindbergh, che all’apice della sua carriera ha deciso di raccontarsi, di condividere la sua visione del mondo attraverso il linguaggio che lo ha accompagnato per tutta la vita: la fotografia. Alcuni ritratti sono molto famosi ma non annoiano mai, altri scatti sono esposti per la prima volta, in coppia o in gruppo e danno una visione coerente ai valori di introspezione, empatia e libertà tanto cari all’autore.
Come per ogni forma d’arte, anche questa mostra può dar vita a molte interpretazioni, ma ciò che è certo è che attraverso le immagini esposte ogni stereotipo viene spazzato via; i volti non sono mai immortalati sorridenti perché, secondo l’autore, il sorriso toglie le sfumature emergenti dai lineamenti. Dalla moda alla street view, con un’inquadratura spesso cinematografica, in bianco e nero, la mano di Peter Lindbergh è inconfondibile.

Il fotografo non ha mai inaugurato questa esposizione perché è scomparso prima, tuttavia una volta allestito tutto il materiale aveva espresso un misto di sorpresa e soddisfazione: «Quando ho visto per la prima volta le mie foto esposte nel percorso di mostra mi sono spaventato, ma anche in senso buono. È stato travolgente confrontarmi con ciò che sono».

 

Tag: , , , ,

Categorie: Cultura

Lascia un commento