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22 Settembre 2021
Un contributo della Regione per vivere in montagna
Il nuovo bando aperto da novembre offrirà incentivi a chi si trasferisce in comuni montani con meno di 5mila abitanti, ma servono più servizi e infrastrutture
Sara Albanese
La Regione Piemonte ha pubblicato un bando per incentivare le persone a trasferirsi in montagna, spostando la propria residenza. Per fare richiesta sarà approntata una piattaforma online in cui si potranno inviare le domande dal 2 novembre al 15 dicembre 2021. L’obiettivo è promuovere e sostenere il ripopolamento e la rivitalizzazione delle località montane, soprattutto dopo più di un anno di pandemia e la conseguente crisi.
L’idea di vivere a ritmi lenti, con aria fresca e pulita e magari lavorare in smart working potrebbe essere un’occasione per cambiare vita e stare in armonia con la natura.
COME FUNZIONA
Il bando offre contributi da 10.000 a 40.000 € per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa in una località montana del Piemonte con meno di 5mila abitanti. I comuni aderenti sono 465: 48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli.
Possono presentare domanda i residenti in Italia nati a partire dal 1955 e per favorire soprattutto la partecipazione dei giovani, nati dopo il 1980, i punteggi previsti saranno più alti. Ci saranno punti in più anche per coloro che svolgeranno l’attività lavorativa in un paese montano oppure in smart working almeno al 50%, per chi ha un Isee uguale o inferiore a 20.000 euro, almeno un figlio di età uguale o inferiore a 10 anni che avrà residenza nell’immobile acquistato.
VANTAGGI E LIMITI DELLE LOCALITÀ MONTANE
Questa iniziativa vuole essere l’occasione per dare la giusta importanza alla montagna e ai piccoli comuni. Ci sono innumerevoli borghi e valli che pagano lo spopolamento e per questo sono necessari progetti che possano aiutare soprattutto i giovani. Non sono territori da sottovalutare proprio perché possono essere grandi propulsori di economia, enogastronomia, turismo e natura.
Occorrono però altri interventi. La politica di ripopolamento delle aree montane è una giusta misura da intraprendere, ma è anche chiaro che vanno risolti quei problemi che hanno provocato lo spopolamento. Mobilità limitata, assenza di una connessione veloce e presenza di pochi servizi come scuole e ospedali sono tutti aspetti da non sottovalutare. Le aree montane stanno vivendo un costante declino, con un numero di abitanti sempre più basso e con residenti dall’età sempre più alta. Quella intrapresa della Regione Piemonte è una misura opportuna, ma va accompagnata a iniziative altrettanto funzionali come la digitalizzazione e maggiori investimenti su infrastrutture e mobilità.