Home » Intercultura » Questo Torino Pride s’ha da fare

24 Settembre 2021

Questo Torino Pride s’ha da fare

Domani le strade della città ospitano la sfilata per i diritti Lgbtqia+: percorso e temi di un evento prima annullato poi riconfermato

Vincenza Di Lecce

Palloncini colorati e scritte - Torino Pride 2021

La locandina del Torino Pride 2021

È finalmente tempo di Pride. Dopo un primo stop, il contrordine da Prefettura e da Questura ha confermato al Coordinamento Torino Pride la fattibilità della manifestazione: domani 25 settembre la marcia arcobaleno tornerà a colorare le vie della città, con lo slogan “Quant* di noi volete ancora sulla coscienza?”.

IL PERCORSO
Si parte alle 16 da corso Principe Eugenio, angolo piazza Statuto. La sfilata si dirigerà poi verso corso San Martino, piazza XVIII Dicembre e passerà per le centralissime via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello e via Po. Gran finale in piazza Vittorio Veneto, dove sono previsti gli interventi delle associazioni coinvolte nella manifestazione.
“Vogliamo farci sentire in modo responsabile, nel rispetto delle regole che conosciamo ormai bene”, si legge in un post del Coordinamento. E le indicazioni invitano a restare a casa qualora si abbiano sintomi compatibili con Covid-19, a indossare la mascherina, a mantenere un metro di distanza dalle altre persone e a igienizzare frequentemente le mani.

NESSUN* RESTI INDIETRO
Lo slogan 2021 è una domanda retorica che di retorico ha ben poco. “Il percorso del disegno di legge contro omo-lesbo-bi-transfobia, misoginia e abilismo – si legge nel documento politico dell’evento – si trascina affrontando ostacoli di ogni sorta da ormai troppo tempo. Attacchi e aggressioni omolesbobitransfobiche non sembrano essere state messe in pausa né diminuite dal periodo pandemico”.
Anzi, le condizioni sanitarie, lavorative e abitative più precarie del solito hanno influito negativamente sui numeri delle vittime di discriminazione e violenza. Pare sempre più evidente, quindi, che la strada da percorrere per una società più equa e più giusta non possa che andare nella direzione di un avanzamento e del riconoscimento dei diritti e delle soggettività di tutt*, senza che nessun* venga lasciato indietro. “Chi si oppone a questa strada – continua il documento – non si limita a muovere un’opposizione ideologica o politica, come spesso si sostiene, ma impatta con violenza sul benessere, sulla vita e sull’esistenza stessa delle persone, dei nostri corpi e delle nostre identità”. E proprio a loro è rivolta allora la domanda: quant* di noi volete ancora sulla coscienza?

UN’ORGANIZZAZIONE TRAVAGLIATA
La nota stampa dell’evento si apre con le parole manzoniane di Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride: “Questo Pride s’ha da fare. Non possiamo che essere contente e contenti perché il Torino Pride 2021 ci sarà”. Il riferimento è alla travagliata vicenda che ha preceduto l’ok definitivo da parte degli enti preposti. L’evento era infatti stato annullato, ma poi il Ministero dell’Interno con una circolare chiarificatrice ha stabilito che in zona bianca le manifestazioni dinamiche possono essere svolte.
“L’Italia sta attraversando momenti difficili – si legge ancora nella nota – e le sfide per non soccombere sotto il peso della pandemia e della crisi economica sono tantissime. Ma il Torino Pride è convinto che una società più accogliente e che non discrimina, potrà affrontarle con maggiore forza e unità”.
Un’edizione speciale, quindi, che tornerà a dare colore ai diritti.

 

Tag: , , , ,

Categorie: Intercultura

Lascia un commento