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4 Ottobre 2021

I molti mondi del nostro pianeta a Biennale Democrazia 2021

Dal 6 al 10 ottobre torna a Torino la manifestazione del dialogo: il curatore scientifico Massimo Cuono ci racconta come nasce e qual è il tema dell’anno

Fabiana Re

Albero con luci locandina Biennale Democrazia 2021

Biennale Democrazia 2021 sarà dal 6 al 10 ottobre

Si è fatta attendere qualche mese in più del solito, ma Biennale Democrazia sta per iniziare. L’appuntamento torinese, solitamente programmato in primavera, si terrà dal 6 al 10 ottobre e coinvolgerà i luoghi simbolo della città in dibattiti, spettacoli e lezioni tenute da esperti.
Abbiamo parlato di questa nuova edizione – il cui tema è Un pianeta, molti mondi – con Massimo Cuono, che insieme a Gabriele Magrin coordina il Comitato Scientifico, presieduto da Gustavo Zagrebelsky.

NUMERI E ORGANIZZAZIONE
Il Comitato «soprintende ai contenuti e alle linee guida del programma – spiega Cuono – ma sotto la sua regia c’è un numero di collaborazioni molto alto, prevalentemente con realtà della città ma anche di rilievo internazionale». Quest’anno Biennale si fregia dell’apporto di 75 enti e organizzatori: «Una volta scelto il tema – continua – facciamo una call per proporre di portare contenuti propri alle associazioni del territorio, nonché alle grandi istituzioni culturali e agli sponsor economici».
Il risultato è un programma imponente con 90 appuntamenti, di cui 54 trasmessi in diretta streaming, e 215 relatori. Gli eventi sono dislocati in vari luoghi della città per un totale di 15 sedi (dal Teatro Carignano alle Ogr), la prenotazione è obbligatoria e sarà necessario esibire il Green Pass.
Alle spalle di tutto ciò vi è un grande lavoro. «Finita un’edizione si pensa subito a quella successiva e il Comitato Scientifico inizia a lavorare al nuovo tema», racconta Cuono. L’attenta pianificazione è necessaria per preparare le attività dell’anno pari in cui non si svolge Biennale. «In quei mesi lavoriamo molto con le scuole superiori, coinvolgendole in percorsi formativi agganciati al tema dell’edizione futura. Al contempo bisogna sviluppare i contatti che ci permettono di costruire il programma, in particolare con i grandi ospiti internazionali che vanno chiamati con largo anticipo».

TEMA E SCELTA DELLE DATE
Il tema di Biennale Democrazia 2021 è stato quindi immaginato nel 2019. «L’idea è nata prima della pandemia – conferma Cuono – ma avevamo già in mente di fare una mappatura delle grandi questioni globali, dai problemi ambientali alle trasformazioni dei rapporti geopolitici e della finanza globale. Volevamo però prestare una particolare attenzione ai tanti mondi e alle diverse realtà in cui questi problemi si instaurano e a come essi possono, o non possono, essere affrontati a partire dalle grandi fratture sociali su cui si basano». La pandemia ha rafforzato tale intuizione, in quanto pur avendo una portata globale «ha condotto a diverse politiche di gestione dell’emergenza, avuto effetti diversi e creato nuove disparità sociali» dice il curatore.
Il Covid-19 non ha quindi imposto una revisione del tema, ma ha condizionato il periodo di svolgimento di Biennale Democrazia, che nel 2021 si tiene eccezionalmente in autunno. «In primavera non sarebbe stato possibile, avremmo dovuto trasportare online l’intera manifestazione, cosa che non è nelle corde di Biennale», afferma Massimo Cuono. «Lo spirito stesso della manifestazione è quello del dialogo e del dibattito – dice – che si può fare anche online ma che noi preferiamo riportare in presenza. Essendo poi una manifestazione della città, trova il suo valore nel tornare ad aprire le grandi sale e i teatri cittadini, anche se ovviamente le capienze sono ridotte».

UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE
Sarà bello rivedere gli spazi cittadini animati dal pubblico e in particolare dai giovani, che possono partecipare agli eventi di Biennale alla tariffa scontata di 2 euro. «Ci piacerebbe vedere molti ragazzi alla lezione inaugurale di Elena Cattaneo dedicata al ruolo del dubbio nel metodo scientifico, in un anno in cui di dubbi ne abbiamo avuti tanti» confessa Cuono. L’appuntamento è per mercoledì 6 ottobre alle 17.30 al Teatro Carignano.
In ogni evento, Biennale intende fornire ai cittadini gli strumenti per interpretare autonomamente le trasformazioni della società, per contribuire al discorso pubblico, per costruire una democrazia migliore. Come ricorda Gianrico Carofiglio nel libro Con parole precise, “La democrazia non è solo il sistema in cui vince la maggioranza (…). La democrazia è (dovrebbe essere) una forma di governo fondata sulla discussione libera, consapevole e aperta (…). La qualità della democrazia dipende in grande misura dalla qualità delle discussioni che la animano”.

 

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Categorie: Cultura

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