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20 Dicembre 2021

Un Natale luminoso

Alla scoperta di alcune manifestazioni del Piemonte che vedono come protagonista la luce, simbolo delle feste dai tempi più antichi

Adriana Scatolone

Luci d'Artista in via Roma

Le Luci d’Artista in via Roma

Natale è alle porte e numerose città di tutto il mondo si rivestono di luminarie che fanno brillare a festa vie e piazza. I tipi di installazioni sono numerosissimi, dalle tradizionali ghirlande alle lucine intermittenti, dalle cascate luminose a vere e proprie sculture artistiche di luci; negli ultimi anni poi è arrivato il videomapping, con proiezioni di immagini e giochi di colore su edifici e monumenti cittadini.
Da qualche settimana in Piemonte sono state inaugurate diverse manifestazioni che vedono al centro la luce, simbolo di rinascita e speranza rispetto al casalingo e solitario Natale 2020.

A Torino quest’anno le tradizionali Luci d’Artista si inseriscono nel progetto Natale di Luce, che durerà fino al 9 gennaio.
Le novità principali sono le luminarie che accendono il giardino Sambuy di piazza Carlo Felice, che si trasforma in un vero luogo fatato grazie alle ghirlande luminose bianche e dorate sui tronchi degli alberi, nella fontana e nel chiosco liberty. Sulla facciata di Palazzo Reale vengono invece proiettati giochi di simboli e colori che spiccano sul bianco dell’edificio. Infine, la Mole Antonelliana è illuminata di blu e luccica grazie a piccoli led intermittenti, mentre nelle notti del 24, 25 e 26 dicembre sarà tinta di rosso e per Capodanno scintillerà d’oro.

In Val Susa, Giaveno si trasforma in una “piccola Lione” con la quarta edizione del Festival delle Luci, fino al 6 gennaio. Il protagonista è il videomapping sulle facciate degli edifici: quest’anno sono state rinnovate tutte le grafiche e la manifestazione non si limita al centro storico, ma si estende anche alle chiese di borgata.
Il tutto è anche animato da mercatini di artigianato locale e dal Bosco Incantato: 4 alberi del parco comunale Maria Teresa Marchini vengono animati e interagiscono con grandi e piccini.

Infine, cambiando provincia, anche Cuneo ha deciso di festeggiare un Natale all’insegna della luce. La manifestazione si chiama IllumiNatale ed è stata inaugurata l’8 dicembre con un funambolo che ha camminato su un filo led a 15 metri di altezza, illuminando contemporaneamente la città e i paesi della sua provincia che nel 2020 sono stati fortemente danneggiati dalle alluvioni. Le vie del centro sono rivestite da archi di ghirlande e luci, cascate luminose, lanterne appese agli alberi e numerose altre installazioni.

Ma qual è la storia della luce natalizia? Le radici affondano nell’antichità, quando nella festa pagana nordica del Solstizio d’Inverno già si era soliti accendere fuochi e fiaccole per propiziare le divinità. Con il Cristianesimo poi, la luce è diventata il simbolo della nascita di Gesù che ha illuminato il mondo e da quel momento è quindi diventata protagonista del Natale.

Per secoli in questo periodo gli alberi venivano illuminati con candele, solitamente rosse, attaccate ai rami: come si può immaginare, ciò era molto rischioso e non furono pochi gli incendi scoppiati per questi precari addobbi. Così nel 1882 il socio di Edison, Edward Hibberd Johnson, decorò per la prima volta l’albero con un filo di lucine bianche, rosse e blu racchiuse in piccole sfere di vetro: il risultato fu stato così eccezionale che anche la stampa locale ne riportò la notizia.

Per diversi anni la produzione di luci elettriche natalizie scarseggiò e inizialmente fu prerogativa delle grandi marche, le uniche che potevano permettersi la spesa per illuminare le vetrine dei propri negozi. In seguito, con la diffusione dell’elettricità, la produzione prese piede diventando accessibile a tutti e oggi non c’è Natale senza luci.

 

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Categorie: Cultura

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