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14 Febbraio 2022

Quelli che non festeggiano San Valentino

Oggi è la giornata degli innamorati, per molti diventata simbolo di consumismo e sprechi: ecco quindi perché non organizzare una serata romantica

Sara Albanese

Scopetta che mette cuore rosso in paletta - San Valentino

Non a tutti piace festeggiare San Valentino

San Valentino, ricorrenza celebrata in gran parte del mondo e dedicata a tutti gli innamorati, è una festa che o si ama o si odia: c’è chi lo considera solo una trovata commerciale e chi non vede l’ora di festeggiare. La tradizione vuole che ci si scambi piccoli regali, dolci o fiori e che ci si dia appuntamento per una cena a lume di candela.
Un sondaggio Ipsos che ha esaminato le opinioni degli italiani su questa ricorrenza rivela che il 55% delle persone impegnate in una relazione hanno intenzione di festeggiare San Valentino: alcuni preferiscono passare una serata romantica in casa mentre altri amano mangiare fuori cercando un posto speciale.
Ma chi ha detto che San Valentino va celebrato a tutti i costi? Tra cene costose e regali poco utili, c’è chi ci racconta i principali motivi per cui non festeggiare San Valentino.

«Per me è un giorno come un altro. Le rose, i film romantici, la cena nei ristoranti pieni sono di un tale cliché. Non occorre una giornata dedicata per tutto questo» racconta Elisa, fidanzata da 5 anni.
Non a tutti infatti piace cogliere l’opportunità di festeggiare la propria relazione: «È una festa troppo commerciale, i prezzi sono sempre più alti. Sorprendere il partner quando meno se lo aspetta oppure organizzare qualcosa in un altro giorno qualunque è molto più divertente e secondo me anche più apprezzato»: ne è convinto Fabrizio, single da poco, ma non è per questo che odia San Valentino.
Per alcuni quindi è una festa esclusivamente consumistica, che rende impossibile prenotare un locale per trascorrere una serata tranquilla.

Roberto, invece, punta l’attenzione più sulle questioni di marketing e le trovate pubblicitarie sessiste: «Qualche anno fa, in vista della festa degli innamorati, una nota catena di elettrodomestici aveva inventato uno slogan di pessimo gusto: “A San Valentino mettila a 90 gradi”, o ancora, ricordo un locale dove era stata usata la frase “Perché sedurle quando puoi sedarle?”. Ogni anno ci tocca sentire battute sessiste ed esaltazione di stereotipi, non ha senso».
Spesso sembra essere la donna l’oggetto del marketing legato a questa festa, sempre da stupire e sorprendere. Invece per esempio nella tradizione giapponese è proprio l’altra metà del cielo chiamato a regalare i cioccolatini ai loro compagni, amici o colleghi.

Sempre secondo il sondaggio Ipsos, caramelle e cioccolato sono il genere di regalo più comune tra le coppie, dopo vengono mazzi di fiori, profumi e gioielli. Ma poi che fine fanno i regali non piaciuti o degli ex? Qualcuno li terrà come ricordo, altri li butteranno nel cestino e molti fiori appassiranno; i cioccolatini no, quelli si mangiano sempre e comunque.

 

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Categorie: Cultura

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