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4 Marzo 2022

Come possiamo aiutare l’Ucraina

Diverse le iniziative di solidarietà nel territorio torinese: qualche informazione su punti di raccolta, accoglienza e donazioni per dare supporto al popolo colpito dalla guerra

Sara Albanese

Cartina Europa con rose gialla e blu su Ucraina

Possiamo aiutare l’Ucraina in molti modi

Tutta l’Europa, e non solo, si sta mobilitando per dare un aiuto alla popolazione ucraina colpita dalla guerra. In tantissimi stanno donando il necessario per migliaia di profughi, dalle medicine alle coperte, dagli alimenti ai pannolini per i più piccoli e molte associazioni non profit hanno bisogno di fondi e una partecipazione attiva per offrire gli aiuti primari.
È partita una catena di solidarietà in molte città e anche a Torino e in tutto il Piemonte non mancano le iniziative.

I PUNTI DI RACCOLTA E INFORMAZIONI PER OSPITARE
Il Sermig – Arsenale della Pace di Torino sta inviando aiuti continui e sostenendo i profughi in arrivo. Raccolgono cibo a lunga conservazione come pasta, riso e scatolame, materiale sanitario tra cui cerotti, garze, disinfettanti e per l’igiene della persona. È possibile inoltre fare delle donazioni in denaro. Anche il Museo del Cinema ha aderito alla gara di solidarietà: nel punto di raccolta allestito alla Mole Antonelliana è possibile lasciare materiali di primo soccorso, medicine, indumenti termici, giocattoli e alimenti a lunga conservazione.
L’associazione Arca Solidale, invece, cerca persone disponibili a ospitare profughi: attraverso un modulo si può precisare il numero di posti letto liberi in casa e gli spazi utili all’accoglienza. Il tutto deve essere inviato, insieme a copia di un documento di identità in corso di validità, all’indirizzo accoglienza.ucraina@regione.piemonte.it.

SOLIDARIETA’ PER STUDENTI E BAMBINI
Il Piemonte ha creato un vero e proprio coordinamento ad hoc per il soccorso dei profughi: anche le scuole di Torino e provincia stanno raccogliendo cibo e medicine per la popolazione colpita che consegneranno poi all’Arsenale della Pace.
L’Edisu Piemonte (Ente per il Diritto allo Studio) si è reso disponibile, in collaborazione con la Regione Piemonte e gli atenei Piemontesi, ad accogliere nelle proprie residenze studenti, ricercatori e docenti ucraini costretti a lasciare il paese. Anche il Collegio Einaudi si mobilita, mettendo a disposizione 10 posti letto.
L’ospedale Regina Margherita di Torino accoglierà invece sette bambini che arriveranno al confine tra la Moldavia e l’Ucraina questo week-end.

SUPPORTI E DONAZIONI
Sono poi diverse le associazioni che in questi giorni stanno raccogliendo denaro per poter portare aventi il proprio operato. Per chi vuole inviare donazioni, molte realtà hanno pubblicato direttamente l’Iban per fare dei pagamenti diretti.
Ad esempio SoleTerre è un’associazione italiana che si occupa di bambini e bambine malati di tumore. Ha avviato una raccolta fondi per continuare a fornire cure e assistenza inviando medicinali necessari in Ucraina e trasferire negli ospedali italiani i casi più gravi.
La Croce Rossa e il Ministero della Salute ucraino invece hanno creato un conto speciale per raccogliere donazioni: i fondi saranno impiegati per aiutare le persone colpite dai conflitti, per la raccolta di sangue, per la mobilitazione dei volontari e per altre attività di emergenza. Un’altra associazione attiva in queste ore è Vostok Sos, nata per offrire assistenza alle vittime di aggressioni militari nell’est del paese e in Crimea; informa gli ucraini in fuga su come spostarsi, dove dormire e cercare riparo: sul sito web si trova l’Iban per fare un bonifico.
L’ultimo riferimento che diamo è Voice of Children, una realtà no profit internazionale che dà supporto psicologico ai minori traumatizzati dalla guerra: è possibile far loro una donazione per procurare rifugi, cibo e beni di prima necessità a chi fugge dalle città.

 

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