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10 Marzo 2022

Le professioni della cultura: parlano gli esperti del settore

Mercoledì 16 marzo a Palazzo Nuovo inizia una serie di incontri dedicati all’approfondimento dei diversi lavori in ambito culturale

Sara Albanese

Locandina ciclo Le Professioni della Cultura

Il ciclo Le Professioni della Cultura inizia il 16 marzo

Quali competenze occorrono oggi per lavorare del mondo della cultura e come si svilupperà in futuro questo settore? Sono le domande a cui cercherà di rispondere il ciclo di nove appuntamenti Le professioni della cultura, organizzato da Piemonte dal Vivo e Hangar Piemonte in collaborazione con il Dams dell’Università di Torino, i cui studenti intervisteranno gli ospiti chiamati a intervenire.
Tutti gli incontri saranno il mercoledì mattina alle 11 presso l’Auditorium G. Quazza di Palazzo Nuovo; il primo si svolgerà il 16 marzo (prenotazione obbligatoria entro il 14 alla mail professionicultura@unito.it) e vedrà la presenza di Alberto Ferrari, fondatore di Club Silencio, progetto innovativo per la valorizzazione di musei e di edifici storici. Con lui sul palco sarà la studentessa Irene Lacoce, a cui abbiamo fatto qualche domanda per conoscere meglio l’iniziativa.

Come nasce questo ciclo di appuntamenti e perché?
«L’idea nasce su proposta di Hangar Piemonte, progetto dell’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con Università degli Studi di Torino e il Corso di Laurea in Dams, Dipartimento di Studi Umanistici. Si è partiti con il Laboratorio Interdisciplinare Professioni della cultura e la partecipazione di alcuni professionisti che ci hanno dato gli strumenti per impostare gli incontri: la project manager di Hangar Valeria Dinamo, Sara Perro e Alessandra Valsecchi, rispettivamente responsabili della comunicazione di Hangar e Piemonte dal Vivo e la conduttrice radiofonica Francesca Bacinotti».

Avete creato un vero format.
«Sì si chiama Tu, il lavoro e i giovani ed è diviso in tre parti: Tu partirà dall’esperienza personale, le note biografiche raccontate dall’ospite, il lavoro si incentrerà soprattutto sul ruolo professionale e le vie concrete per arrivarci oggi come la redazione del curriculum o la partecipazione a bandi, mentre i giovani porterà l’attenzione su come orientarsi e attrezzarsi per i prossimi anni, cosa fare e sapere riguardo i settori di competenza dell’invitato, quali nuove professioni ci saranno e cosa bisognerà saper fare, saper dire e così via».

Quali saranno i principali temi affrontati?
«Attraverso gli incontri con gli ospiti cercheremo di scoprire quali possibilità lavorative si prospettano in futuro, quali possono essere i suggerimenti per formarsi adeguatamente nell’ambito culturale, quali le professioni in divenire e come approcciarsi a questi ruoli, con quali competenze trasversali. Proveremo insomma a trovare nuovi strumenti di conoscenza, attraverso le esperienze dirette dei protagonisti».

Chi saranno gli ospiti?
«Saranno personalità differenti che rappresentano uno spaccato variegato della filiera. Dopo Alberto Ferrari il 16 marzo avremo per esempio la sociolinguista Vera Gheno, l’autrice, regista e artista visiva Irene Dionisio, l’influencer e tiktoker Giusy Vena e la direttrice gestionale del Museo Egizio di Torino Samanta Isaia. Tratti distintivi di questa esperienza sono la strategia di comunicazione 2.0 e il dialogo tra fruizione culturale e condivisione social, elementi che proveremo a scoprire durante l’incontro».

Come sarà organizzato il ciclo di incontri?
«Sono in programma nove appuntamenti, da marzo a giugno. Durante il confronto sarà dato spazio a domande e interventi sia dei presenti sia da chi sarà collegato sul canale Unito Media, la piattaforma istituzionale dei contenuti multimediali dell’Università di Torino. Per partecipare è necessario prenotarsi e per accedere in sala sarà necessario mostrare un Green Pass valido».

Che cosa vi aspettate da questi appuntamenti?
«Ci aspettiamo di proporre un’idea innovativa che metta in contatto il mondo della formazione accademica, in particolare gli studenti, con i professionisti del settore culturale. Rappresenterà un’occasione concreta e tangibile di conoscenza, vista dal punto di vista di chi è dentro al mondo lavorativo e di chi vorrà farne parte».

 

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Categorie: Lavoro

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