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16 Marzo 2022

Come far riconoscere in Italia i titoli di studio esteri

In una pagina web a cura del Centro InformaGiovani si possono trovare tutte le informazioni per dare valore legale a diplomi, lauree o qualifiche di altri paesi

Silvia Bruno

Libro, mappamondo e cappello laurea - riconoscimento titoli di studio esteri

E’ possibile far riconoscere in Italia titoli e qualifiche ottenuti all’estero

I milioni di persone che ogni anno lasciano il proprio paese per una vita migliore spesso hanno alle spalle percorsi formativi che purtroppo non sempre valgono nella nazione di arrivo. Per questo è importante – quando possibile – che chi decide di vivere in Italia cerchi di far riconoscere titoli di studio o qualifiche professionali di cui è in possesso, per completare la propria formazione, trovare un lavoro adatto alle proprie competenze, o partecipare a un concorso pubblico.

Come procedere in questi casi? La pagina informativa Riconoscimento titoli esteri del Centro InformaGiovani distingue innanzitutto fra equipollenza e riconoscimento, dividendo quest’ultima procedura in ulteriori casistiche.
Il primo termine riguarda un provvedimento che conferisce a un titolo di studio conseguito all’estero lo stesso valore legale di uno presente nell’ordinamento italiano. Se si tratta di un diploma di scuola media o superiore la richiesta va presentata all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte; se invece parliamo di una laurea è necessario rivolgersi agli atenei entro tempi stabiliti, ad esempio all’Incoming Mobility Office del Politecnico (fino al prossimo 31 marzo) o allo Sportello Studenti Internazionali per l’Università di Torino (scadenza il 6 maggio).

Diversamente, con la parola riconoscimento ci riferiamo a un’attestazione di corrispondenza fra titolo straniero e italiano per un determinato scopo, il cui valore si limita quindi al solo fine della domanda.
Da qui in poi si può procedere in molti modi rivolgendosi a diversi enti. Ad esempio per frequentare un’università italiana si può chiedere il riconoscimento accademico direttamente all’ateneo scelto. Se si vuole invece partecipare a un concorso pubblico la via è quella del riconoscimento non accademico, attestante che il proprio titolo di studio equivale a quello richiesto: la dichiarazione vale solo per il singolo bando e viene richiesta compilando un apposito modulo.
Infine, oltre al riconoscimento di tipo professionale per dare valore legale alle qualifiche conseguite all’estero, ne esiste uno specifico per i titoli di studio delle persone rifugiate (quindi con lo status di asilo politico o protezione sussidiaria), che possono fare domanda al Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.

Per chi dovesse essere in difficoltà a fare queste richieste, in Piemonte è attivo uno sportello di orientamento e supporto chiamato Extra-Titoli; se si abita a Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli è possibile chiedere un appuntamento in presenza, mentre per le altre località la modalità è il colloquio online.

 

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Categorie: Formazione, Lavoro

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