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20 Aprile 2022

A tu per tu con Leonardo da Vinci

Restano solo cinque giorni per vedere alla Biblioteca Reale la collezione di disegni originali del geniale artista toscano

Silvia Bruno

Autoritratto e ritratto di fanciulla di Leonardo

Il celebre Autoritratto e Ritratto di fanciulla

Il famoso Autoritratto, ma non solo. Fino al 25 aprile i Musei Reali di Torino ospitano la mostra A tu per tu con Leonardo, con il Codice sul volo degli uccelli e 13 disegni, fra cui Ritratto di vecchio, considerato un selfie anti litteram del geniale artista. Tutte opere di eccezionale valore che raccontano l’attività di una vita, sottolineando la poliedricità e gli interessi di un uomo che fu al contempo architetto, scienziato, inventore, anatomista e pittore.

L’esposizione è allestita nella Biblioteca Reale ed è aperta dalle 9 alle 19. Il fatto che sia possibile vedere questi capolavori solo per pochi giorni dipende dall’estrema fragilità delle opere, sensibili alle variazioni di temperatura, umidità e luce, che necessitano quindi di lunghi periodi di riposo conservativo.
La buona notizia però è che almeno per i prossimi tre anni questa stessa mostra sarà aperta nella settimana di Pasqua, precisamente dall’8 al 16 aprile 2023, dal 30 marzo al 7 aprile 2024 e dal 19 al 27 aprile 2025.

Che siano realizzati con pietra rossa o nera, a penna o a inchiostro, accompagnati da brevi pennellate o tocchi di biacca, tutti i disegni testimoniano la costante ricerca della perfezione di Leonardo, negli studi per future opere (dalla Battaglia d’Anghiari alla Vergine delle Rocce) come nei bozzetti dedicati alle macchine, con cui sognava anche di volare.
In questo contesto si comprende l’importanza del Codice sul volo degli uccelli, un piccolo quaderno di appunti scritto fra il 1505 e il 1506 contenente anche riflessioni, domande e possibili soluzioni a problemi di meccanica e idraulica legati alla sfida che sempre ossessionò l’artista.

Le opere esposte non sono prestiti di altri musei, perché si trovano a Torino da oltre un secolo. Il Codice arriva nella nostra città nel 1893 come dono al re Umberto I da parte del collezionista e studioso russo Teodoro Sabachnikoff; mancano però quattro fogli, che saranno ritrovati nel 1920 dal ginevrino Enrico Fatio, il quale li regalerà a Vittorio Emanuele III.
D’altronde il capoluogo sabaudo vantava già da quasi un secolo una collezione leonardesca, iniziata nel 1840 da re Carlo Alberto, che da un mercante d’arte aveva acquistato oltre 1500 disegni di grandi artisti italiani e stranieri, fra cui i 13 in mostra oggi alla Biblioteca Reale.

Per chi volesse approfondire le opere del genio di Vinci dopo la visita, presso il bookshop dei Musei Reali è disponibile una guida alla collezione delle tavole esposte, realizzata con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.

 

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Categorie: Cultura

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