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16 Giugno 2022
Nasce a Torino la prima laurea triennale in Circo contemporaneo
La formazione di Fondazione Cirko Vertigo diventa in Italia un nuovo percorso universitario per varie figure artistiche
Sara Albanese
Cultura, creatività e formazione: è la realtà di Cirko Vertigo, il centro internazionale di creazione e produzione di spettacoli ed eventi nell’ambito delle arti circensi nato nel 2002 a Grugliasco. Un polo professionale il cui Corso per Artista di circo contemporaneo diventa oggi equipollente a una laurea triennale in Dams.
Il nuovo progetto universitario – sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Dams di Torino e Città di Grugliasco – è una vera e propria scommessa per incrementare le professioni della cultura e far ripartire un settore che riscuote sempre più successo.
L’obiettivo è formare professionalmente gli studenti, accompagnarli nell’acquisizione di competenze di altissimo livello, affiancarli nell’individuazione del proprio stile e renderli partecipi al ruolo di interpreti ma anche di creatori.
Il percorso triennale, che partirà dall’anno accademico 2023/2024, prevede più di 20 discipline: dalle materie più teoriche come storia del teatro, del circo, della danza e del cinema, ma anche comunicazione e marketing, anatomia e biomeccanica ed economia dello spettacolo, a quelle più pratiche come preparazione fisica e acrobatica, giocoleria, tecniche di costume e trucco, equilibrismo, tecniche circensi, teatro, danza classica e contemporanea.
Le figure principali del corso si identificano in primis nella direzione del fondatore del Cirko Vertigo Paolo Stratta, mentre troviamo Marilena Golisano come responsabile organizzativa; il maestro Arian Miluka sarà responsabile dell’area delle tecniche circensi, Silvia Francioni ed Elena Lobetti Bodoni di quella pedagogica, Caterina Mochi Sismondi coordinerà la parte di coreutica, l’acrobatica al suolo andrà a Daniele Cassano e infine il teatro comico e la presenza scenica saranno responsabilità di Luisella Tamietto.
Il primo anno di università si concluderà con la realizzazione di Impromptu, un’improvvisazione di tutte le discipline del circo: acrobatica, tessuti e contorsioni. Il secondo anno accademico terminerà con lo spettacolo Exit, per esprimere il proprio talento e realizzare dei numeri intimi e personali. Infine per il terzo e ultimo anno l’allievo, diretto da un registra o coreografo, parteciperà a una tournée entrando così a far parte di una produzione professionale.
Cirko Vertigo non sarà quindi più solo un’accademia. Il riconoscimento come corso universitario è frutto di un lavoro e un impegno lunghi ormai vent’anni e grazie ai 300 allievi, provenienti da 34 paesi diversi, che si sono diplomati nel tempo. Molti di loro si sono specializzati nelle scuole superiori europee e hanno dato via a compagnie e collettivi internazionali esibendosi in Italia e nel resto del mondo.
La nascita di questo corso in Italia segna una svolta epocale per il settore e colma un vuoto importante rispetto ad altri paesi come Olanda, Canada, Svezia, Belgio e Francia.