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28 Luglio 2022

Ancora pochi giorni per il Premio Valeria Solesin

Scade il 10 agosto il termine per partecipare con la propria tesi al contest in memoria della ricercatrice morta sette anni fa negli attentati parigini

Silvia Bruno

Scritta Premio Valeria Solesin e suo ritratto stilizzato

La scadenza per le candidature è il 10 agosto

Ricordare una ragazza che stava dedicando i suoi studi al doppio ruolo delle donne tra famiglia e lavoro. È l’intento del Premio Valeria Solesin, intitolato alla ricercatrice veneziana di 28 anni uccisa nel 2015 al Teatro Bataclan di Parigi.
Il riconoscimento è arrivato alla sesta edizione ed è promosso – con la famiglia e vari sponsor – dal Forum della Meritocrazia, associazione no-profit nata nel 2011 con l’ambizione di rendere l’Italia una comunità meritocratica in cui i valori del merito e dell’uguaglianza delle opportunità siano pienamente condivisi e praticati.

Quest’anno il premio ha come tema “Il talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro Paese” ed è rivolto a studentesse e studenti che abbiano discusso o discuteranno entro il prossimo 31 luglio, in qualunque università italiana, una tesi di laurea magistrale – oggetto di valutazione – riguardante uno dei seguenti ambiti: Economia, Sociologia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Psicologia, Scienze della Formazione, Ingegneria, Statistica e Demografia.

Per candidarsi occorre inviare entro il 10 agosto una mail a premiovaleriasolesin@gmail.com allegando la propria tesi e la domanda di partecipazione e indicando come oggetto “Premio Valeria Solesin” unitamente a nome e Cognome.
Gli elaborati saranno valutati da un Comitato Scientifico composto da rappresentati degli enti organizzatori e da esponenti degli ambiti disciplinari coinvolti, appartenenti a numerose università italiane.

L’obiettivo del premio è valorizzare tesi di ricerca relative all’analisi del mercato del lavoro in un’ottica di genere, che metta in evidenza le difficoltà incontrate dalle donne in termini ad esempio di carenza di servizi, disparità di trattamento o stereotipi culturali. Parallelamente però saranno molto apprezzati anche elaborati che illustrino esempi positivi di inclusione lavorativa femminile, fino ai ruoli apicali e in settori innovativi tradizionalmente maschili come la scienza, la tecnologia e l’economia digitale.
Nel nome di Valeria.

 

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Categorie: Università

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