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10 Agosto 2022

Stelle cadenti: quando vederle, come fotografarle, di cosa sono fatte

Il picco quest’anno sarà fra domani e sabato e per immortalarle non basterà uno smartphone, ma sapete come si formano?

Silvia Bruno

Stella cadente nel cielo

Quest’anno il picco delle stelle cadenti sarà dall’11 al 13 agosto

“Vedo stelle che cadono, nella notte dei desideri”. È il verso di una canzone di Jovanotti, che fra l’altro si chiama proprio Lorenzo come il Santo di oggi 10 agosto, data tradizionalmente associata al fenomeno celeste che ogni anno affascina tanti di noi.

A dire il vero per il 2022 il picco di stelle cadenti – chiamate Perseidi perché al nostro occhio sembrano arrivare dalla costellazione di Perseo – sarà fra domani e sabato dopo mezzanotte, ma faremo fatica a vederle perché la luce della luna piena di venerdì 12 renderà più difficile l’osservazione notturna.
Comunque si può provare, scegliendo un luogo lontano da fonti luminose (in montagna sarebbe perfetto) da raggiungere verso le 23 per abituare gli occhi all’oscurità.

Nel caso vogliate fotografare lo spettacolo, sappiate fin da ora che un semplice smartphone non basta: le bellissime immagini che potete trovare in rete sono sicuramente realizzate con una macchina fotografica e un cavalletto, attrezzatura di cui dovreste dotarvi e posizionare in un posto buio, puntando l’obiettivo verso il punto di origine delle Perseidi, cioè nord-est. A questo punto è necessario aprire al massimo il diaframma, impostare tempi di esposizione lunghi e la sensibilità Iso alta e infine mettere a fuoco.

Ma cosa sono davvero le stelle cadenti? In realtà non si tratta di vere e proprie stelle e non “cadono”: sono invece frammenti e polveri (a volte grandi solo come un granello di sabbia), che vagano nello spazio e, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, si surriscaldano fino a 1.600 gradi e bruciano dissolvendosi, creando le scie luminose che vediamo per pochi secondi.
Nel caso delle Perseidi, sono i detriti che si è lasciata dietro la cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli e passata per l’ultima volta nel Sistema Solare ben 30 anni fa.

A vederla di nuovo saranno i nostri nipoti, perché tornerà dalle nostre parti solo nel 2126, ma noi continueremo a esprimere desideri.

 

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Categorie: Ambiente

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