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20 Settembre 2022

Lo Slow Food Youth Network a Terra Madre Salone del Gusto

Alla manifestazione che si apre giovedì a Parco Dora una serie di incontri della rete di giovani attivisti impegnati a migliorare il sistema alimentare in tutto il mondo

Silvia Bruno

Gruppo di giovani - Slow Food Youth Network

Il Slow Food Youth Network partecipa a Terra Madre Salone del Gusto

Ragazze e ragazzi appassionati di cibo, chef e produttori alimentari che partecipano al dibattito pubblico su temi di attualità e aiutano i loro coetanei a capire il mondo della gastronomia e i temi della sostenibilità ambientale. È il Slow Food Youth Network (Sfyn), la rete mondiale dei giovani di Slow Food, che da dopodomani sarà impegnata alla 14a edizione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma al Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre.

ALCUNI APPUNTAMENTI
Ad esempio nel primo giorno della manifestazione, attraverso tavoli di lavoro e una restituzione pubblica, la Sfyn cercherà di trovare risposte ad alcune questioni cruciali del sistema agroalimentare, riguardanti come ridurre l’uso di pesticidi in agricoltura, rendere il food delivery più sostenibile, garantire la sovranità alimentare e l’accesso ai semi e il diritto alla terra e al mare alle comunità indigene.
Sabato 24 settembre alle 20 sarà invece di scena la Storytelling Night: giovani di Slow Food di varie parti del mondo racconteranno le loro storie accompagnati dal ritmo della musica tradizionale colombiana.
Infine domenica 25 alle 16.30 la Sfyn parteciperà all’incontro Le cose che abbiamo da dirci: dialogo tra generazioni sul futuro del cibo, con il presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e lo stesso fondatore di Slow Food Carlo Petrini.

LA RETE
La Sfyn ha ormai gruppi in diverse parti del mondo (ce n’è uno anche a Torino) e attraverso l’organizzazione di piccoli e grandi eventi invita a una maggiore consapevolezza soprattutto in merito alle criticità dei sistemi alimentari e alle distorsioni dietro alle filiere.
I principali filoni di attività sono quattro. Il primo riguarda le agromafie e il caporalato, temi su cui è stata condotta una campagna sui social; il secondo è relativo all’impatto ambientale del settore agroalimentare, problema che ha fatto nascere mobilitazioni (ad esempio Il cibo è politica per le elezioni europee del 2019) e iniziative online, come accaduto durante il lockdown del 2020, quando fu promosso l’hashtag #stayhomestayslow per invitare i giovani a seguire la “filosofia Slow Food” anche da casa. Il terzo ambito è quello delle politiche agroalimentari, approfondito attraverso la collaborazione con altre associazioni e realtà, una per tutte Fridays for Future; infine, il nodo dello spreco alimentare, con l’adesione a giornate internazionali (World Disco Soup Day) e l’ideazione di campagne di sensibilizzazione apposite.

 

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Categorie: Ambiente

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