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17 Febbraio 2023

Da Greta Thunberg a Mozart, domani è la Giornata Asperger

Il 18 febbraio è dedicato alla sensibilizzazione su questo disturbo dello spettro autistico, con cui convivono e (forse) hanno convissuto grandi personalità

Silvia Bruno

Greta Thunberg - Sindrome di Asperger

Greta Thunberg ha la Sindrome di Asperger

Greta Thunberg, Albert Einstein, Mozart. O ancora Elon Musk, Steve Jobs, Isaac Newton. Personaggi diversissimi per epoca, campi di interesse e storia personale, che però hanno una sorprendente caratteristica in comune: hanno o probabilmente avevano la Sindrome di Asperger, a cui è dedicata la giornata di domani 18 febbraio.

Rientrante fra i cosiddetti disturbi dello spettro autistico e così battezzata dal nome del suo scopritore, il pediatra austriaco Hans Asperger, è una condizione che non pregiudica le facoltà cognitive (anzi, il quoziente intellettivo di queste persone può essere sopra la media e la loro memoria è eccellente), quanto invece l’interazione sociale e il rapporto con gli altri.
Chi convive con questa patologia ad esempio non riesce a mantenere il contatto visivo quando parla con qualcuno e fa fatica a interpretarne le espressioni del volto e il linguaggio del corpo; oppure può succedere che sia molto concentrato su se stesso o su un certo argomento, che approfondisce fino all’ossessione. Parallelamente potrebbe non amare i cambiamenti ed essere a disagio se la sua routine quotidiana venisse modificata in qualche modo.

Nonostante queste difficoltà, molte persone con Asperger raggiungono importanti risultati nella propria vita tanto da diventare famosi nel proprio campo e, analizzando la vita di grandi personaggi del passato, gli studiosi hanno trovato diversi casi riconducibili alla sindrome.
Partiamo da Greta Thunberg, forse l’esempio più noto di questi ultimi anni. L’attivista svedese ha più volte spiegato in varie interviste come la sua condizione abbia modellato il suo approccio alla crisi climatica, aiutandola a «rivalutare le cose e superare molte sciocchezze».
Passando ad Einstein, da piccolo la sua famiglia lo definiva “strano“, perché iniziò a parlare tardi e prima di rispondere a qualcuno ripeteva la frase a se stesso a bassa voce. A 11 anni iniziò a divorare libri universitari di matematica e fisica, era un ribelle e non rispettava le norme sociali. Una volta adulto e sposato, impose alla moglie rigide regole su pulizia della casa e pasti, secondo schemi ritualizzati che non dovevano essere infranti.

Anche Wolfgang Amadeus Mozart manifestò fin da piccolo i tratti della genialità, con il suo straordinario talento musicale che sfociò negli anni in una vera ossessione. Le movenze buffe e particolari, al limite dell’eccentrico, e i suoi comportamenti inopportuni nei contesti sociali sono caratteristiche che fanno pensare alla Sindrome di Asperger.
Tornando ai nostri giorni, un altro personaggio famoso che ha detto pubblicamente di averla è Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, fondatore di SpaceX e da qualche tempo anche proprietario di Twitter. In un programma comico della tv Usa ha cercato di giustificare con questo disturbo alcuni suoi comportamenti: «So che dico o posto cose strane, ma è così che funziona il mio cervello. A chiunque abbia offeso, voglio solo dire che porto le persone su Marte».

Continuiamo a parlare di talenti della tecnologia e degli affari con Steve Jobs, l’inventore del Mac, dell’Iphone e di un diverso approccio all’informatica. D’altro canto però sono ben noti il carattere intrattabile, lo scarso interesse nei confronti del prossimo e la sua totale e assoluta dedizione al lavoro, sintetizzata della famosa frase “Stay hungry, stay foolish!”.
Citiamo infine uno dei più grandi scienziati della storia, Isaac Newton. I suoi contemporanei ne parlavano come un uomo scontroso, lunatico e con gravi difficoltà nel sostenere una conversazione. Inoltre – tratto riscontrabile talvolta nei soggetti con Asperger – si racconta che quando lavorava poteva dimenticarsi di dormire e mangiare anche per giorni interi.

A questa carrellata di personaggi possiamo aggiungerne molti altri, da Alfred Hitchcock a Michelangelo, da Van Gogh a Bill Gates. Nella giornata di domani proviamo a pensare a loro ma in modo particolare a tutti gli altri, che vivono questa condizione ogni giorno senza gli onori della cronaca, magari superando con fatica ostacoli e pregiudizi.

 

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Categorie: Cultura

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