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9 Marzo 2023

A Torino i capolavori della Johannesburg Art Gallery

Ancora due mesi per visitare la mostra che a Palazzo Barolo ripercorre l’arte da Monet a Picasso

Antonio Tedesco

Primavera di Monet - Johannesburg Art Gallery

Particolare della Primavera di Monet

Un percorso visivo in 63 opere, un viaggio nella storia dell’arte internazionale che permette di scoprire una realtà museale poco conosciuta: è la mostra Da Monet a Picasso. Capolavori della Johannesburg Art Gallery, a Palazzo Barolo fino al 7 maggio.

L’esposizione riflette il percorso di crescita artistico-culturale della capitale sudafricana, la cui omonima galleria d’arte fu fondata nei primi anni del ‘900 dalla collezionista Dorothea Sarah Florence Alexandra Ortlepp Phillips, meglio nota come Lady Florence Phillips.
L’intento era quello di portare a Johannesburg un modello sullo stile delle metropoli europee, con un museo che non fosse solo uno spazio in cui raccogliere ed esporre opere d’arte ma anche un luogo culturale per la cittadinanza, facendo sfumare la visione di Johnnesburg da centro minerario a città riferimento per tutti, non solo per gli appassionati d’arte. L’obiettivo di lungo termine era inoltre quello di preparare la strada per la crescita di una Scuola d’Arte Sudafricana, incentivando gli artisti locali, per una crescita culturale di tutta la popolazione.

Questa vicenda viene ripercorsa e approfondita dalla mostra torinese, che procede da un iniziale focus sull’arte inglese dell’Ottocento fino all’ascesa degli artisti sudafricani, con gli autori scelti per la parte conclusiva. Di conseguenza la prima sezione ricostruisce la scena artistica del Regno Unito nel XIX secolo ad esempio con opere vittoriane, a testimonianza delle profonde connessioni esistenti all’epoca fra il paese europeo e il Sudafrica.

L’attenzione si concentra però anche sulla Francia, con alcuni dei suoi più rilevanti maestri: distinti per stile e metodo, autori come Corot, Courbet, Monet con la catturante Primavera, Sisley, Degas, Cézanne e Van Gogh e altri ancora restituiscono una visione polifonica della vivace scena pittorica d’oltralpe.
La narrazione artistica prosegue quindi con il Novecento e i lavori di altri grandi protagonisti, fra cui Picasso e la sua Testa di Arlecchino II, Modigliani e Matisse. Risalgono al secondo dopoguerra Studio per ritratto di un uomo di Francis Bacon e un trittico di Andy Warhol in omaggio a Joseph Beuys, anch’essi inclusi in questa sezione.
Riflettori infine puntati sul contesto sudafricano nella sezione conclusiva, in cui spiccano tre opere dell’artista contemporaneo William Kentridge.

 

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Categorie: Cultura

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