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11 Aprile 2023
The Queen Experience, da Sua Maestà Freddie Mercury
Per i prossimi tre mesi all’Archivio di Stato una mostra di fotografie e memorabilia sulla band inglese e il suo carismatico leader
Silvia Bruno
Il gruppo ritratto dal backstage davanti a una folla oceanica durante un concerto, il sorriso buffo di Freddie durante le riprese di un videoclip, la chitarra di Brian May. Sono alcuni esempi delle fotografie e degli oggetti esposti alla mostra The Queen Experience | Peter Hince, aperta all’Archivio di Stato di Torino (Piazza Castello 209 – Piazzetta Mollino) fino al 16 luglio e a cura di Radar, Extramuseum, Le Nozze di Figaro e Ono Arte.
È il 1975 quando il giovanissimo Peter Hince inizia a lavorare come responsabile degli strumenti e del soundcheck sul palco per i Queen, che stanno per registrare quello che rimarrà come uno dei loro dischi più famosi, A Night at the Opera.
Il ragazzo non è quindi il fotografo ufficiale della band (si dedicherà a questa professione anni dopo), ma vivendo 24 ore su 24 con Freddie Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor si diverte ogni tanto a scattar loro delle foto, sia mentre lavorano – negli studi di registrazione, durante sessioni fotografiche, nelle prove e durante i concerti – sia in alcuni momenti privati. Nasce così una collezione straordinaria di immagini, in bianco e nero e a colori, che ritrae i componenti del gruppo fino al 1986, quando poi Hince per altri due anni segue più da vicino solo Mercury.
Al cantante è dedicato un particolare focus della mostra, dove comunque ogni fotografia è accompagnata da una didascalia con le parole dell’autore, che riporta esattamente data e circostanza dello scatto restituendo in modo vivido le personalità di quattro musicisti dediti al lavoro in modo quasi maniacale (“Quality and style will always shine through – darling“, ripeteva Freddie), ma anche quattro caratteri molto diversi, su cui svetta il genio del cantante, con tutti i suoi pregi e le sue debolezze.
Alcune immagini della mostra sembrano familiari perché sono riprese da un punto di vista leggermente diverso da scatti che abbiamo visto centinaia di volte in rete o persino in scene del film Bohemian Rhapsody del 2018, ma proprio in ciò sta il valore di queste 60 foto: riprodotte in quadri di medio e grande formato, permettono al pubblico quasi di “entrare” nella vita e nella musica dei Queen.
L’esposizione inoltre presenta (in cassoni vetrati quasi inaccessibili a persone in carrozzina come chi scrive: nota per i curatori) gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen.
Biglietti di concerti, dischi autografati, recensioni di giornali, lettere del fan club ufficiale, il posacenere nella camera dell’hotel di Sanremo dove la band fu ospitata per il Festival nel 1984 (!) sono il simbolo dell’affetto di milioni di appassionati per un gruppo che 50 anni fa faceva uscire il suo primo disco, rivoluzionando la musica per sempre.