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31 Maggio 2023

Oggi è la Giornata Mondiale senza Tabacco

La campagna 2023 incoraggia governi e agricoltori a sostituire questa coltura con altre più sostenibili, mentre in Italia tra i giovani cresce il consumo di sigarette elettroniche

Antonio Tedesco

Coltivazione di tabacco

L’Oms invita a sostituire le colture di tabacco

Dal 1988 ogni 31 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco. La ricorrenza ha come obiettivo primario quello di evidenziare gli effetti nocivi delle sigarette e del fumo in generale sulla salute delle persone e delle comunità.

Quest’anno tuttavia la campagna allarga la propria visione poiché lo slogan scelto è Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco, per incoraggiare i governi a porre fine ai sussidi per questa coltivazione e utilizzare i risparmi per attuare programmi di sostituzione con colture che migliorino la sicurezza alimentare e la nutrizione.

L’attenzione si sposta quindi sugli agricoltori coinvolti in questo settore e sui vantaggi dell’abbandono del tabacco in favore di prodotti più sostenibili, utili anche per combattere la desertificazione e il degrado ambientale. L’obiettivo è convincere almeno 10.000 contadini in tutto il mondo a fare questa scelta, nonostante l’opposizione e i modi in cui l’industria del tabacco interferisce con questi sforzi, contribuendo così alla crisi alimentare globale.

In Italia il consumo di prodotti del tabacco (sigarette tradizionali, elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato) è tuttora la principale causa di mortalità prevenibile, con una prevalenza di fumatori in calo ma con preoccupanti dati relativi al consumo tra i giovani, alla riduzione della percentuale di quanti provano a smettere e alla comparsa sul mercato di nuovi prodotti a base di nicotina dannosi per la salute.

Secondo dati Istat del 2020, il fumo di tabacco è più diffuso nella fascia di età che va dai 25 ai 34 anni (24,2%), stesso range in cui si raggiunge la quota più elevata fra i maschi (29,9%), mentre per le donne l’età con la prevalenza più alta è quella 55-59 anni, con una percentuale pari al 21%.
Per quanto riguarda i più giovani, secondo l’ultima indagine Gyts (Global Youth Tobacco Survey) effettuata in Italia nell’anno scolastico 2021-2022, fra ragazzi dai 13 ai 15 anni i current smokers (cioè fumatori di sigarette in almeno un giorno nell’ultimo mese) si attestano al 16%, in discesa rispetto al 21% che si registrava nel 2010. Cala anche la percentuale degli ever smokers di sigarette tradizionali (coloro che hanno fumato almeno una volta nella vita) passando dal 46% del 2010 al 31% del 2022.
Aumenta invece l’uso delle sigarette elettroniche, statistica rilevata per la prima volta con l’indagine del 2018: l’utilizzo della e-cig fra i current smokers è salito in 4 anni dal 18% al 20% del 2022, come conseguenza di una riduzione fra i ragazzi dal 22% al 18% e un aumento fra le ragazze dal 13% al 21%.

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Categorie: Ambiente, Primo piano

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