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17 Luglio 2023

Presentata la Via Francigena for all

Illustrato il progetto della Regione per rendere le parti piemontesi di questo antico cammino fruibili anche da persone con disabilità

Silvia Bruno

Disegno accessibilità Via Francigena for all

Dettaglio de Il Piemonte del welfare sociale di Jacopo Rosati *

Rendere accessibili e quanto più possibile inclusivi i tratti canavesani e della Valle di Susa di uno dei percorsi per pellegrini più famosi: è quanto si propone di fare la Regione Piemonte con il progetto Via Francigena for all, presentato a Palazzo Madama a Torino.
L’iniziativa può contare su oltre un milione e mezzo di euro di fondi statali che arriveranno grazie a un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul turismo accessibile e sarà sviluppato fino al settembre 2024 in collaborazione con enti e realtà del territorio, oltre ad associazioni come l’Unione Ciechi e Ipovedenti, l’Ente Nazionale Sordi e la Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus.
L’obiettivo è valorizzare le buone pratiche già esistenti e realizzare nuove azioni per creare un sistema di accoglienza che sia completo – dall’informazione turistica all’accessibilità delle strutture che offrono esperienze culturali ed enogastronomiche – e fruibile da persone con ogni tipo di disabilità.

Il progetto è ambizioso perché la Via Francigena – storicamente una rete di Vie che nel Medioevo partendo da Canterbury collegavano Francia e Germania a Roma, oggi un insieme di itinerari dedicati al pellegrinaggio moderno e al turismo lento – in Piemonte attraversa territori diversi e spesso difficilmente percorribili ad esempio in carrozzina, ma straordinariamente ricchi di storia e cultura per questo è giusto che possano essere visitati da tutti.

L’iniziativa è in itinere. Al momento è stata fatta la mappatura dell’accessibilità nei tratti Ivrea-Viverone e Villar Focchiardo-Avigliana per disabilità motorie e sensoriali, mentre sta iniziando – anche con la collaborazione del Club Alpino Italiano – la ricognizione di altre tappe, delle strutture ricettive e degli uffici turistici, così come la realizzazione di pannelli multisensoriali.
Inoltre il Centro Regionale Autismo Piemonte dell’Asl Città di Torino si occuperà di valutare la fruibilità dei vari percorsi da parte di adulti artistici, che saranno coinvolti direttamente nel progetto insieme a un’equipe di esperti.
A tutto ciò si accompagna la parte di formazione degli operatori turistici, portata avanti dall’Atl Turismo Torino e Provincia, che ha già coinvolto 80 persone.

Infine ci sarà la partnership con Chiese a Porte Aperte, il sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata di luoghi culturali tramite smartphone e Qr Code, ideato dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta.
In questo modo 20 chiese lungo il cammino saranno resi più fruibili tutto l’anno grazie a installazioni di musica, luci direzionali e registrazioni in italiano, inglese, francese e Lis, grafiche visivo-tattili e schede tradotte in Caa (comunicazione alternativa aumentativa).

Naturalmente nei prossimi mesi il progetto Via Francigena for alla avrà una comunicazione dedicata, che coinvolgerà i partner e le realtà del territorio, oltre al mondo dell’associazionismo. Per far diventare questi antichi cammini davvero per tutti.

 

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* L’immagine è un dettaglio dell’opera citata, che fa parte della mostra In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena, allestita nella Corte Medievale di Palazzo Madama a Torino fino al 10 ottobre.

 

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Categorie: Ambiente, Cultura, Primo piano

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