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5 Aprile 2024

Al Museo di Scienze Naturali, tra minerali ed elefanti

Abbiamo visitato il rinnovato percorso espositivo che raccoglie reperti provenienti da tutto il mondo

Mara Mattioda

scheletro di balenottera al centro di una sala con pavimenti e pareti in legno - Museo di Scienze Naturali

L’Arca delle Esplorazioni al Museo di Scienze Naturali

Dopo dieci anni di ristrutturazione, da pochi mesi ha riaperto il Museo Regionale di Scienze Naturali. Fondato nel 1978 nei locali che un tempo erano dell’Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista, nel 2013 l’edificio era stato danneggiato dall’esplosione di una bombola di gas e adesso è stato rimesso a nuovo per continuare a offrire al pubblico la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le meraviglie della natura.

Il museo si dedica alla ricerca, alla conservazione e alla diffusione della conoscenza del mondo naturale, presentando ai visitatori un percorso espositivo che si sviluppa su 3 ambienti: il Museo Storico di Zoologia, l’Arca delle Esplorazioni e la Sala delle Meraviglie.
Nella prima sezione, collocata in un grande salone, ammiriamo moltissimi esemplari di animali naturalizzati e scheletri provenienti da tutto il mondo. Tra diverse tipologie di volatili, rettili e mammiferi di svariate dimensioni (koala, pinguini, orsi, coccodrilli e leoni sono solo pochi esempi) è impossibile non notare il celebre elefante Fritz: donato dal vicerè d’Egitto ai Savoia nel 1827, a gennaio è stato esposto per qualche settimana in Piazza Castello ed è diventato il simbolo della rinascita del museo.

Entrando nel secondo salone, il colpo d’occhio sull’Arca delle Esplorazioni è sicuramente impressionante. Quest’area è dedicata ai viaggi naturalistici di scienziati e avventurieri che hanno permesso di incrementare la collezione museale. La prevalenza di legno su pavimenti e pareti dà l’impressione di trovarsi su una nave e lo scheletro di una balenottera spiaggiata in Liguria, posizionato al centro del lungo corridoio, rende ancora più suggestivo il percorso.

L’ultima parte del museo è la Sala delle Meraviglie: qui la selezione di reperti – di proprietà della Regione Piemonte e dell’Università di Torino – presenta due modelli di mastodonte e di rinoceronte vissuti milioni di anni fa. Da questi giganti della natura si passa poi ai piccoli insetti e l’esposizione si conclude tra coleotteri, lepidotteri, farfalle e un’ampia varietà di minerali che sicuramente affascinerà appassionati e non.

Quello del Museo Regionale di Scienze Naturali è un percorso interessante, pensato e costruito per soddisfare la curiosità di chi vuole perdersi tra le moltissime varietà delle specie animali.
Sono forse da arricchire le informazioni relative ai singoli esemplari, specialmente per chi vuole ammirare le collezioni in autonomia. Per approfondire maggiormente, è invece possibile prenotare una visita guidata, così da ascoltare la storia dei vari reperti direttamente dalla voce di personale esperto che potrà rispondere alle vostre domande.
L’esperienza del museo è comunque molto affascinante e decisamente consigliata, perché permette di esplorare in poche ore la sorprendente complessità del mondo naturale.

 

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Categorie: Cultura, Primo piano

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