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8 Aprile 2024

Verso il Premio Strega 2024

Dopo l’annuncio dei primi titoli candidati vi raccontiamo la storia della manifestazione e alcuni dei suoi vincitori più noti

Sara Masella

Illustrazione dove personaggi fantastici escono dalla testa di una ragazza - Premio Strega 2024

Il manifesto del Premio Strega 2024 illustrato da Andrea Tarella

Il 5 aprile sono stati rivelati i 12 libri di narrativa italiana che concorreranno alla 78ª edizione del Premio Strega. Ma come nasce uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi del nostro paese e quali titoli hanno fatto la sua storia?

La manifestazione – che deve il suo nome al liquore Strega, primo e storico sponsor – viene inaugurata nel 1947 con l’intento di rispecchiare i gusti e le tendenze di lettrici e lettori italiani, avvicinando la letteratura al grande pubblico. A ideare il premio sono Maria e Goffredo Bellonci con un gruppo di letterati di mestiere e non, gli “Amici della domenica”. Questa giuria (i cui componenti possono variare) ancora oggi propone una serie di titoli preliminari – quest’anno erano 82 – scelti anche con il voto di lettori, associazioni culturali, scuole e università. Dalla lista, il Comitato direttivo seleziona la cosiddetta dozzina candidata al premio, alla cui fase finale accedono solo 5 titoli.
Esistono poi altre categorie di premio, fra cui lo Strega Giovani, votato fra le 12 opere della fase intermedia da una giuria composta da studenti delle scuole secondarie superiori.

La scorsa edizione dello Strega è stata vinta da Ada D’Adamo, tristemente scomparsa un anno fa (qualche mese prima della premiazione) a causa di un tumore al seno. Nel suo romanzo Come d’aria si rivolge alla figlia Daria, disabile a causa di una mancata diagnosi: la scrittrice ci parla di sé, di corpo, di identità, della malattia di entrambe e delle loro battaglie – interiori e con la società – in un’opera che diventa un testamento sulla fragilità e la forza dell’animo umano.

Nel corso degli anni, sono stati tanti i vincitori e le vincitrici del Premio Strega i cui libri sono rimasti nella memoria del grande pubblico.
Nel 2017, per esempio, a vincere è Le otto montagne di Paolo Cognetti, che solo due anni fa ha avuto uno splendido adattamento cinematografico: l’opera racconta la commovente storia di un’amicizia – quella tra Pietro, un ragazzino di città, e Bruno, che ha sempre abitato in montagna – e segue la crescita profonda dei protagonisti.
Andando a ritroso nel tempo, nel 2008 trionfa La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, la storia di Alice e Mattia dall’infanzia fino all’età adulta: i due si scoprono tanto uniti quanto divisi, come due numeri primi che, nella loro solitudine, trovano vicinanza l’uno nell’altro.
Nel 1980 il premio viene dato a Umberto Eco per Il nome della rosa, un capolavoro riconosciuto da tutti. Il romanzo vuole essere il vecchio manoscritto del monaco benedettino Adso da Melk che, ormai anziano, racconta di 7 misteriosi delitti accaduti all’interno di un monastero quando era novizio al seguito del frate Guglielmo da Baskerville.
Tornando agli albori del premio, nel 1957 Elsa Morante diventa la prima vincitrice con L’isola di Arturo, celebre romanzo di formazione: qui il protagonista – ora adulto – ricorda la sua vita tra sogni a occhi aperti e disillusione, fino alla scoperta del mondo fuori dall’isola.

Questi sono solo alcuni dei 77 titoli che hanno fatto la storia del Premio Strega.
Per scoprire chi conquisterà la vittoria dell’edizione 2024 bisognerà aspettare il mese di luglio, mentre la cinquina finalista sarà proclamata il 5 giugno: in vista di questi appuntamenti vi auguriamo buona lettura!

 

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Categorie: Cultura, Primo piano

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