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29 Maggio 2018

I giovani registi raccontano le circoscrizioni

Presentata la seconda fase di Torino Factory, il progetto con cui 8 troupe under 30 produrranno cortometraggi sulla città con l’aiuto di tutor qualificati

Aurora Bolandin

Il Presidente e il direttore artistico fra i tutor di Torino Factory

Il direttore artistico e il direttore generale di Torino Factory (quarto e quinto da sinistra) con alcuni tutor

Eravamo rimasti allo scorso marzo quando, durante il gLocal Film Festival, erano state presentante le 8 troupe che avrebbero preso parte a Torino Factory, l’innovativa proposta dell’associazione Piemonte Movie di creare un vero e proprio laboratorio in cui giovani videomaker potessero raccontare Torino dal loro punto di vista.
Lunedì 28 maggio nella sede della Film Commission Torino Piemonte è avvenuta la presentazione della seconda fase del progetto, in cui le troupe selezionate si mettono alla prova sul campo: come ambizioso obiettivo hanno quello di proporre nuovi cortometraggi che raccontino un po’ delle circoscrizioni torinesi e delle loro storie, da presentare in anteprima in una sezione dedicata del Torino Film Festival del prossimo novembre.

IL PRESENTE E IL FUTURO DEL CINEMA TORINESE
Ad accogliere curiosi, giornalisti, tutor e troupe, il direttore della Film Commission Paolo Manera, che ha sottolineato il suo appoggio diretto al progetto e incoraggiato i presenti a credere nella formazione di giovani talenti. Anche l’Assessora alla Cultura di Torino Francesca Leon ha parlato del valore aggiunto che l’iniziativa sta portando alla scena cinematografica torinese, in quanto si presenta come un unicum non solo a livello regionale ma anche nazionale.
Il Direttore Generale di Torino Factory Alessandro Gaido e il direttore artistico, il regista Daniele Gaglianone, hanno poi raccontato il percorso del contest e come siano stati scelti i tutor che andranno ad affiancare le 8 troupe nei prossimi mesi di riprese, ovvero: Enrico Bisi, Alessandro Castelletto, Massimiliano De Serio, Francesco Ghiaccio, Enrico Giovannone, Andrea Parena, Luca Pastore e Rossella Schillaci. L’abbinamento è stato fatto in modo accurato, per permettere a ogni giovane regista di lavorare con chi fosse il mentore più adeguato per le velleità artistiche di ognuno.

STORIE DA RACCONTARE
Ma che cosa ci aspetta al Torino Film Festival? I registi si sono alternati sul palco per dare un’idea seppur vaga e ovviamente senza spoiler di ciò che intendono realizzare nei mesi di riprese. Alcuni più decisi, altri ancora un po’ in fase creativa, stanno scrivendo soggetti che spaziano dalla fiction al documentario, toccando vari generi come il comico, l’horror o l’onirico.
Caposaldo di ogni storia però rimane Torino che con le sue storie, sarà protagonista indiscussa e declinata di volta in volta in scenari diversi all’interno delle sue 8 circoscrizioni.
Non ci resta che attendere i risultati in sala.

 

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Categorie: Cultura, Formazione

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