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3 Novembre 2021
Con Cactus il sostegno psicologico diventa informale e accessibile
Un’associazione di promozione sociale offre percorsi a tariffe agevolate per andare incontro ai bisogni di tutti in termini di benessere mentale
Fabiana Re
Come rendere la psicologia più inclusiva? È questa la domanda che si sono posti alcuni psicologi durante gli anni di formazione. Vi hanno anche dato una risposta: si chiama Cactus Psicologia, un’associazione di promozione sociale che si occupa del benessere mentale delle persone.
Lo fa a tariffe contenute, così che il supporto psicologico sia accessibile a chiunque, indipendentemente da età, sesso, nazionalità o possibilità economiche.
I PROGETTI
«Ciò che ci spinge è l’idea di una psicologia che sia davvero inclusiva, non solo in termini economici, ma anche per farla arrivare in contesti in cui solitamente non è presente», racconta la presidente di Cactus, Eleonora Ambrosini. A partire da quest’idea si sviluppa la collaborazione con Magazzino sul Po, circolo Arci ai Murazzi. Qui ogni mercoledì tra le 16 e le 18 è attivo Argine, uno sportello di prima accoglienza e orientamento psicologico ad accesso libero e gratuito. Il Po è anche teatro dei progetti di sostegno psicologico “camminato”: il colloquio tradizionale in studio si sposta all’aperto, per beneficiare della luce solare e della natura.
Cactus offre inoltre percorsi di sostegno strutturati attraverso lo sportello Cac-tous. Dopo un primo colloquio di orientamento gratuito si può accedere a un ciclo di minimo 4 incontri a tariffe agevolate, concordate singolarmente in base alle possibilità della singola persona. Per questo lo sportello si rivolge soprattutto a studenti, disoccupati e lavoratori in situazione di fragilità economica.
LA STORIA DI CACTUS
Cactus nasce come gruppo informale all’inizio della pandemia. È il marzo 2020 quando i suoi sette membri si riuniscono in un’iniziativa comune: «Sentivamo un forte bisogno di esprimere e mettere a disposizione la nostra conoscenza in un modo che avesse senso in quel momento così difficile», spiega Eleonora Ambrosini. Viene così creata una newsletter che spazia dalla psicologia ai consigli cinematografici, diffusa con il passaparola tra amici e conoscenti. Si instaura nel tempo un dialogo con i lettori: i contributi e gli stimoli da loro inviati diventano il punto di partenza per le newsletter successive.
Il gruppo è così ben oliato che decide di spingersi oltre: nel febbraio 2021 Cactus si costituisce come Aps affiliata alla rete Arci. Quando si tratta di battezzare l’associazione, il gruppo non ha dubbi: «Nel periodo di formazione scherzavamo sul fatto che gli psicologi di nostra conoscenza avessero nello studio solamente piante grasse e ci domandavamo il perché» dice Eleonora, ridendo. Si erano allora promessi di acquistare un cactus dopo aver superato l’esame di stato. Ora la spinosa piantina è diventata il loro simbolo.
L’IMPORTANZA DEL BENESSERE MENTALE
La reazione alle proposte di Cactus non si è fatta attendere. «Abbiamo molti accessi, soprattutto nella fascia dei giovani adulti tra i 20 e i 26 anni», conferma la presidente. La carta vincente dell’associazione è un mix di accessibilità economica e approccio informale: «Vogliamo essere accessibili anche per come parliamo, come ci muoviamo, come ci esprimiamo sui social» dice.
Con le sue tariffe popolari, Cactus si propone di colmare il divario tra sanità pubblica e privata: «C’è un’evidente carenza nel primo ambito per quanto riguarda il supporto psicologico – constata Eleonora – ed è difficile accedere a servizi di salute mentale, a meno che non ci si trovi in una situazione di estrema gravità».
Si crea così un problema culturale e sociale: la salute mentale non è vista come prioritaria né dalle istituzioni né, di conseguenza, dai singoli. «È importante che le persone capiscano che il benessere psicologico è qualcosa di cui ci si può prendere cura non solo nella patologia – conclude Eleonora – ma anche in un contesto più informale, un percorso da integrare in ciò che si fa nella vita quotidiana».