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31 Dicembre 2021

Torino inizia il 2022 come capitale dei Civic Places

Il capoluogo piemontese è in cima alla classifica stilata dalla Fondazione Italia Sociale: 7 i luoghi segnalati per l’impegno civico

Vincenza Di Lecce

Scritta Civic Places I luoghi del noi e disegno mani collegate da un filo

Torino è la città italiana con più Civic Places

Selezionare 76 posti in Italia, scegliendone 10 fra i più belli, attivi e inclusivi: è il progetto Civic Places, la prima campagna nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei luoghi civici nella penisola promossa da Fondazione Italia Sociale insieme a Sec Newgate, Touring Club Italiano e SkyTG24. Torino è presente nella classifica con ben 7 punti: nessuna città ha raccolto più riconoscimenti.

LA SELEZIONE
Sono state 200 le segnalazioni provenienti da tutto lo Stivale. La selezione dei 76 luoghi finali è avvenuta secondo criteri di valutazione obiettivi: significato civico, capacità evocativa e accessibilità. Gli organizzatori hanno poi considerato come valore aggiunto ulteriori tre fattori: la sostenibilità del modello proposto, la partecipazione e la capacità di comunicare il progetto.
La mappa dei luoghi che riceveranno il marchio Civic places è disponibile sul sito Be Civic ed è anche approdata al Quirinale, con la consegna al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Siamo davvero contenti della grande adesione – afferma Gianluca Salvatori, Segretario generale di Fondazione Italia Sociale – perché indica come molte persone e organizzazioni si siano sentite stimolate a riflettere sul senso del civismo. Contiamo che questa prima mappa italiana dei Civic Places ne promuoverà la conoscenza e motiverà alla visita. È un’esperienza che può essere di ispirazione e riflessione, stimolando la segnalazione di altri luoghi per ampliare e arricchire ulteriormente la mappa».

LUOGHI DEL NOI
Il progetto è andato alla ricerca di luoghi straordinari, che raccontano storie e ispirano azioni, i cosiddetti “Luoghi del noi”, come li ha definiti Salvatori. Una raccolta che guarda a edifici, piazze o rioni, biblioteche o parchi, punti di ritrovo, centri culturali e condomini solidali, bocciofile, biblioteche, castelli e community hub. «Sono spazi importanti per la comunità – continua Salvatori – perché evocano qualcosa che è stato costruito insieme e per l’interesse della collettività. Posti che hanno la capacità di ispirare l’impegno civico dei cittadini».
Nella classifica si trovano beni confiscati alla mafia e trasformati in luoghi di legalità, centri culturali che animano la vita di quartiere o spazi che hanno lanciato progetti di solidarietà e accoglienza. Circoli, laboratori e strutture di cui il tessuto cittadino risulta disseminato e che mettono al centro lo sforzo collettivo e comunitario per la costruzione del bene comune.

TORINO E I SUOI CIVIC PLACES
Torino guida la classifica con ben 7 Civic Places. Da Nord a Sud, nessuna città ha raccolto più riconoscimenti: Milano e Roma sono ferme a 5, Napoli a 2.
Il primo luogo torinese a comparire è la Bocciofila Vanchiglietta, “un luogo transgenerazionale e sede di progetti e iniziative rivolte a giovani, persone con disabilità e richiedenti asilo” si legge nella motivazione. È presente anche CasaOz, punto di riferimento unico in Italia per i bambini malati o disabili e le loro famiglie, che durante il percorso di cure possono trovare un luogo in cui sentirsi a casa. Tra i circoli compare l’Anatra Zoppa, un pezzo di storia di Barriera di Milano che da 25 anni intreccia la storia individuale e collettiva di tanti cittadini, portando avanti un modello di solidarietà riconosciuto da tutto il quartiere; lo stesso in cui opera anche Via Baltea 3, community hub di laboratori e progetti.
Lo Spaccio di cultura è uno dei punti più recenti: l’ex edicola di piazza della Repubblica è stata trasformata in luogo di co-progettazione di attività culturali, educative e performative. Poco lontano si trova lo Spazio Bac, primo centro culturale di prossimità italiano interamente dedicato ai temi del welfare. Infine gli Orti Generali: ospitano oggi 160 orti urbani e, oltre a essere uno spazio aperto a cittadini e visitatori, è polo didattico con corsi di formazione, attività e laboratori sui temi legati all’agricoltura biologica, l’orticoltura e ai lavori rurali.
Torino si scopre così capitale dei Civic places e chiude il 2021 in cima alla classifica dell’impegno civico: un buon punto di partenza per l’anno che verrà.

 

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Categorie: Scoprire Torino

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