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2 Novembre 2022

Affitti a Torino: il punto di vista dei padroni di casa

La terza puntata della nostra inchiesta è un’intervista al referente torinese dell’Associazione Nazionale Proprietari Immobiliari

Antonio Tedesco

Disegno mano con simbolo denaro e mano con casa - Affitti padroni di casa

 

Dopo aver raccolto alcune testimonianze di chi cerca un appartamento e di chi prova a dare una mano in questo senso come lo Sportello Abitare Giovani del Centro InformaGiovani, continuiamo il nostro approfondimento sul tema con il punto di vista dei padroni di casa: abbiamo quindi posto qualche domanda a Vito Buttafuoco, presidente per Torino e Città Metropolitana di Unioncasa – Associazione Nazionale Proprietari Immobiliari.

Alcuni giovani da noi intervistati non hanno potuto avere un contratto di affitto a proprio nome perché senza un lavoro a tempo indeterminato. Come vi ponete su questa questione?
«È prudente per i proprietari affittare i propri alloggi a persone con garanzie reali solide. A parere dell’associazione un lavoro a tempo determinato è sostenibile se il contratto di lavoro duri per un periodo uguale o superiore al contratto di affitto o in alternativa se intervenisse un garante. Purtroppo la situazione incerta della tutela giudiziaria dei proprietari immobiliari in caso di sfratto per morosità non permette molte deroghe in tema. In ogni caso è anche possibile sottoscrivere una fidejussione assicurativa, chiaramente sempre con delle tutele adeguate».

Tralasciando il tema del caro-energia, un altro problema che si avverte è il netto aumento nell’ultimo anno degli affitti: a cosa potrebbe essere dovuta questa impennata dei prezzi?
«A noi non risulta un aumento sostanziale degli affitti».

Le agenzie immobiliari vengono viste da molti giovani come un ulteriore ostacolo nella ricerca, viste le caparre richieste, quindi si preferisce rivolgersi direttamente al privato. Voi come vi relazionate con le agenzie?
«Le agenzie immobiliari sono molto onerose per i giovani, che spesso non hanno grandi disponibilità economiche e pertanto preferiscono passare da gruppi Facebook o altri servizi che mettono in contatto domanda e offerta. Le agenzie potrebbero attrarre i giovani solo tramite significativi tagli delle loro commissioni, ovvero organizzando esse stesse dei servizi digitali che siano alla portata economica degli studenti».

Avete mai pensato di farvi promotori di servizi per facilitare la ricerca della casa a studenti e/o giovani lavoratori?
«È una cosa che l’associazione a oggi non ha mai considerato, servirebbe il partner giusto. Mai dire mai».

 

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Categorie: Economia

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