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21 Aprile 2020
Negozio Leggero: la spesa a impatto zero, anche a domicilio
La soluzione, nata a Torino e ora realtà internazionale, per acquistare prodotti alla spina e riceverli a casa in contenitori con vuoto a rendere o sacchetti riutilizzabili
Fabiana Re
Il Negozio Leggero è la storia di una visione. Perché un tocco di utopia è l’ingrediente segreto capace di trasformare un progetto in un successo. Accade così che, nel 2009, cinque imprenditori immaginino una spesa a impatto zero, con prodotti di qualità rispettosi dell’ambiente e la riduzione di imballaggi e rifiuti.
Undici anni dopo, il loro progetto è un franchising presente in tutta Italia in modo capillare e con quattro punti vendita a Torino, senza dimenticare le filiali di Lugano e Parigi. Un modello innovativo su scala europea, capace di reagire prontamente anche di fronte all’emergenza Coronavirus con un sistema di acquisto online che si dichiara orgogliosamente #plasticfree.
SÌ ALLA SPESA ONLINE… NO IMBALLAGGI NON RICICLABILI
Anche se negli ultimi tempi gli acquisti si sono trasformati in una “toccata e fuga” al supermercato più vicino, o nell’indolente click della spesa online, ciò non significa che dobbiamo far meno attenzione a ciò che finisce nella nostra dispensa. Sul sito del Negozio Leggero è possibile acquistare i prodotti sfusi che si desiderano, ricevendoli a casa in contenitori di vetro con il vuoto a rendere o in semplici e leggeri sacchetti di carta riutilizzabili. Il no alla plastica è imperativo.
Tutto è pensato ai minimi dettagli: dal nastro di carta che sigilla le scatole usate per la consegna – privo di solventi e riciclabile con la carta – alle etichette di spedizione, in colla naturale a base di fecola di patate. I clienti possono scegliere di tenere i flaconi (magari per future spese nel negozio fisico) o di restituirli. In quest’ultimo caso, il ritiro a casa dei vuoti è gratuito e i contenitori di vetro, una volta sterilizzati, potranno rientrare in commercio.
UNA SCELTA ZERO SPRECHI
“Siamo per le scelte radicali”, scrivono sul sito i soci del Negozio Leggero. Del resto, è necessario avere uno sguardo nuovo nel ripensare l’attuale sistema di produzione e consumo, basato sull’uso massiccio di packaging in plastica. Con buona pace dei principi dell’economia circolare, le famose 4 R che ci esortano a ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare.
La prima è la parola chiave alla base della filosofia del Negozio Leggero. Utilizzando i prodotti sfusi si riducono non solo imballaggi di plastica ma anche gli sprechi alimentari, grazie alla possibilità di acquistare le quantità che pensiamo di consumare effettivamente. Obiettivo dichiarato del progetto è “rendere semplice e felice la scelta zero waste”. Una scelta difficile da rispettare al supermercato, dove ci si deve saper destreggiare con grande abilità tra fette biscottate monoporzione e frutta secca in confezioni di plastica da 50 grammi. Spesso neppure i buoni propositi vengono premiati: i prodotti biologici, vegani e gluten free sono usualmente venduti in confezioni più piccole, con l’immancabile corredo plastificato.
ACQUISTO CONSAPEVOLE, IMPATTO “LEGGERO”
Dalla pasta ai legumi, dalle tisane ai biscotti e infine prodotti per la cura del corpo e della casa: il catalogo del Negozio Leggero comprende oltre 1.500 articoli ed è in continua espansione.
Un acquisto con loro è un’azione sostenibile sotto almeno tre aspetti: il 95% dei prodotti è vegan, le filiere sono attentamente controllate e il packaging del tutto azzerato. Si è stimato che una famiglia di 4 persone che fa abitualmente la spesa qui produce 200 kg in meno di rifiuti in un anno. Secondo un’altra valutazione d’impatto, in un anno l’eliminazione delle confezioni sulle sole vendite di vino e detersivo porta un risparmio complessivo di risorse pari a 104.290 kWh di energia, 34 tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera e oltre 9,8 milioni di litri di acqua.
Chiudere il cerchio dell’economia moderna è possibile: basta partire da un gesto tanto semplice quanto fare la spesa in modo consapevole.